Tempo di lettura stimato:
2h 40m
Genere: Racconti,
Editore: Il Sole 24 ore
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 80 Pagine
Trama
«Questo racconto è della stessa epoca de I gioielli indiscreti. Vi si ritrovano gli stessi personaggi, ma la licenziosità è minore. Rimase sconosciuto finché Naigeon non lo pubblicò nella sua edizione delle Opere di Diderot nel 1798. Era questo che cercava il signor Berrier, luogotenente di polizia, quando la signora Diderot gli rispose che non conosceva di suo marito 'né piccione bianco né piccione nero', e che d'altro canto non lo credeva capace di attaccare il re, come lo si accusava di aver fatto in questo racconto. Si vedrà se la moglie del filosofo aveva ragione. A nostro avviso, in questo testo, così come nei Gioielli, i raffronti tra Mangogul e Luigi XV sono troppo vaghi per permettere di sostenere un'opinione che incriminerebbe tutti i romanzi del XVIII secolo e tutte le 'féeries' del XIX. E' gioco forza che giunga un momento, nella storia dei popoli, in cui, diffondendosi la civiltà , il principio di autorità si mostra nella sua vera luce. Ci si accorge allora che i re sono uomini, e una volta che tutti lo sanno, gli scrittori che lo dicono, non facendo altro che ricamare su un luogo comune, non hanno né meriti né demeriti: hanno solo un po' più o un po' meno di spirito. Non pensiamo sia necessario spiegare al lettore l'allegoria dell'Uccello bianco; la capirà , senza alcun dubbio, prima della sultana»
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