Tempo di lettura stimato:
10h 8m
Genere: Filosofia,
Editore: Adelphi
Anno: 1994
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 304 Pagine
Isbn 10: 8845910288
Isbn 13: 9788845910289
Trama
Punto di partenza (ma anche di arrivo) di questo libro è quello stato perfetto, di primordiale stupore per il mondo, che ciascuno di noi ha conosciuto in una fase della prima infanzia, «premessa gloriosa e tradita dell’esistenza». Tornare ad esso significa scoprire un immenso tesoro psichico, accedere alla «conoscenza senza dualità», a una «filosofia spinta al di là delle parole». Tutto ciò è implicito in culti religiosi di ogni parte del mondo: in Occidente nella devozione per Gesù Bambino. Molte sono le vie per ritrovare quella condizione di stupore: anzi, si potrebbe dire che nessun percorso, per quanto eccentrico, è escluso fin dall’inizio. E Zolla è un maestro del vagabondaggio metafisico. Dove si (ci) condurrà questa volta? A una meditazione sulla luce, alla natura quale fu evocata da Goethe, ai temi dell’ascensione in montagna, della migrazione, della «truffaldina nascita delle nazioni moderne», della realtà virtuale. E intanto, mescolate alle immagini e alle storie, ci sfioreranno figure di sciamani birmani e folli bizantini, ma anche i versi di Yeats o il suono del <i>Flauto magico</i> e del <i>Parsifal</i>. Come già <i>Uscite dal mondo</i>, questo libro apre e chiude continuamente dinanzi a noi un ventaglio dove nessuno spicchio permette di prevedere il successivo, ma ciascuno rimanda a tutti gli altri.
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