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Lo spazio narrante. Jane Austen, Emily Bronte, Sylvia Plath (1)

Ginevra Bompiani

Genere: Brontë, Emily, Plath, Sylvia, Austen, Jane

Editore: et al.

Anno: 2012

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 180 Pagine

Isbn 13: 9788864630700

Trama

Tre studi su tre scrittrici esemplari, due romanziere inglesi e una poetessa americana, lontanissime fra loro, sebbene uscite dallo stesso mondo. Quel che accomuna i tre studi è il criterio con il quale le diverse opere sono state avvicinate, e che crea fra di esse nuove differenze e insospettate somiglianze. L'ipotesi di ricerca è che la struttura spaziale interna a ogni opera faccia luce non solo sulla struttura narrativa dell'opera, ma su qualcosa che l'opera nascondeva. Così scopriamo che Jane Austen non era una scrittrice realista, e che il villaggio in cui si muovono i suoi personaggi è un ideale labirinto, in cui si procede per prove ed errori, e dietro al quale, in trasparenza, la scrittrice lascia intravvedere il ben diverso mondo reale, in un gioco abilissimo di ironia e crudeltà, di spietata verità e di beffarda menzogna. E scopriamo ancora che le due case in cui si svolge il romanzo di Emily Brontë appartengono a due forme letterarie diverse, e che ne! passare dall'una all'altra, prima dei personaggi, è il racconto stesso che nasce, si evolve e muore. E che i due mondi che si unificano e richiudono nella poesia di Sylvia Plath hanno fatto prigioniero il poeta. Perché la struttura spaziale che si manifesta in un'opera (e questa è la seconda ipotesi) è la struttura spaziale fondamentale in cui il nostro pensiero inconsapevolmente si muove, come un cieco in. casa propria: in essa confluiscono i due progetti antichi dell'esistenza e della narrazione.

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