Tempo di lettura stimato:
11h 12m
Editore: Sonzogno
Anno: 2024
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 336 Pagine
Isbn 13: 9788845414138
Trama
Medusa è l’unica mortale in una famiglia di déi. Crescendo insieme alle sorelle, Steno ed Euriale, presto si rende conto che è la sola a essere vulnerabile, accudita proprio per via della sua fragilità e della sua straordinaria bellezza. Questo la rende sensibile, piena di una compassione che gli immortali faticano a comprendere e desiderano annientare. Quando la bramosia spinge Poseidone a commettere un atto imperdonabile, la vita di Medusa viene sconvolta per sempre: Atena, oltraggiata e gelosa, scaglia la sua vendetta sull’innocente ragazza, trasformandola in una Gorgone con i capelli di serpente e uno sguardo che tramuta in pietra chiunque osi incrociarlo. Inorridita dai propri poteri, Medusa non può più guardare le persone che ama senza distruggerle – proprio lei che invece avrebbe voluto proteggerle –, e si condanna a una vita di solitudine ed esilio. Almeno fino a quando Perseo, il figlio di Zeus e Danae, non si imbarca in un’eroica impresa per aggiudicarsi la sua testa. Ma chi dei due può chiamarsi eroe? Chi dei due è realmente il mostro? E soprattutto, cosa significa essere un mostro? Unendo l’arguzia a un’approfondita conoscenza dei classici, Natalie Haynes ci racconta la storia di Medusa da un punto di vista originale e sfaccettato, inducendoci a chiederci se la bellezza appartenga solo al corpo o se, piuttosto, non vada ricercata nell’anima. Alternando la sua voce a quella di divinità capricciose e volubili, l’autrice rende finalmente giustizia a un personaggio tanto affascinante quanto controverso, restituendone un ritratto raffinato e sorprendente.
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Le recensioni degli AccioBookers
Utente eliminato
Recensito il 09/03/2023
Della stessa autrice avevo letto e amato “Il canto di Calliope”. Questo libro affronta una tematica diversa, quello della diversità e dei preconcetti che si hanno giudicando ogni cosa dall'aspetto esteriore. C'è qualcosa di più attuale di questo?! Come al solito gli eroi vengono ribaltati, non sono più uomini invincibili e coraggiosi bensì esseri scontati e impacciati che senza la benevolenza di qualcuno di importante (come un dio, per esempio) non varrebbero nulla. Le Gorgoni invece ridefiniscono la figura di “mostro” e quindi l'aggettivo di bellezza all'improvviso cambia. Trovo speciale questo modo di riscrivere i miti, soprattutto lo trovo più VERO.