Tempo di lettura stimato:
4h 16m
Genere: Linguaggio, Miti
Editore: SE
Anno: 2018
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 128 Pagine
Isbn 13: 9788867234134
Trama
Uno dei libri più celebri di Ernst Cassirer è “La filosofia delle forme simboliche” (1923-1929), che sviluppa in tre volumi un particolareggiato resoconto di fatti e una lunga discussione di teorie. Libro assai citato; ma lo stesso Cassirer, quando si trovò in America tra gli emigrati dal nazismo, oppose un cortese rifiuto a chi insisteva per leggerlo in traduzione inglese. L’attenzione del lettore – a suo parere – sarebbe stata messa a dura prova dalla mole di quell’opera, dagli argomenti «difficili e astratti»; inoltre egli stesso aveva arricchito il proprio materiale, nuovi problemi gli erano sorti e anche i vecchi gli apparivano sotto nuova luce. Proprio per questo, nei suoi ultimi anni, dedicò parecchio del proprio lavoro a rielaborare, a ripresentare in iscorci quanto mai efficienti i fondamentali motivi dell’opus magnum. Questo libro è appunto una sintesi dei due primi volumi, dedicati a un’analisi del mito e del linguaggio. Temi essenziali per la coscienza contemporanea, che nell’indagarli spera di trovare risposta ai più assillanti interrogativi dell’uomo sull’uomo. Psicologi, etnologi, epistemologi, sociologi consacrano a essi le loro fatiche: università, istituti di ricerche umanistiche e scientifiche ne fanno argomenti di symposia, avidamente letti dal pubblico. In queste dispute, Cassirer sa ancora intervenire da maestro. La ricchezza dei dati e dei ragionamenti che egli mette a contributo dà ragione a una delle sue massime: «Ci sono strade differenti che conducono a un centro comune; compito di una filosofia della cultura, secondo me, è proprio quello di individuare e determinare questo centro». (Giacomo Debenedetti)
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare