Tempo di lettura stimato:
11h 4m
Genere: Formazione, Letteratura
Editore: minimum fax
Anno: 2011
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 332 Pagine
Isbn 10: 8875213623
Isbn 13: 9788875213626
Trama
Alla vigilia del suo nono compleanno, la timida Rose Edelstein scopre improvvisamente di avere uno strano dono: ogni volta che mangia qualcosa, il sapore che sente è quello delle emozioni provate da chi l'ha preparato, mentre lo preparava. I dolci della pasticceria dietro casa hanno un retrogusto di rabbia, il cibo della mensa scolastica sa di noia e frustrazione; ma il peggio è che le torte preparate da sua madre, una donna allegra ed energica, acquistano prima un terrificante sapore di angoscia e disperazione, e poi di senso di colpa. Rose si troverà così costretta a confrontarsi con la vita segreta della sua famiglia apparentemente normale, e con il passare degli anni scoprirà che anche il padre e il fratello - e forse, in fondo, ciascuno di noi - hanno doni misteriosi con cui affrontare il mondo. Mescolando il realismo psicologico e la fiaba, la scrittura sensuale di Aimeé Bender torna a regalarci una storia appassionante sulle sfide che ogni giorno ci pone il rapporto con le persone che amiamo.
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Le recensioni degli AccioBookers
Iltoastdelbolero
Recensito il 06/04/2023
Storia super interessante ma sviluppata male. Il finale mi ha lasciato un po' così.
Stefi
Recensito il 05/07/2023
Questo libro mi ha fortemente delusa. Rose e suo fratello possiedono capacità fuori dal comune e pare che questo ci conduca ad una riflessione sui rapporti umani, sui sogni infranti, sulla ricerca della felicità e su quello che ci aspetta dopo che lasceremo questo mondo. Invece questo libro non ci conduce proprio da nessuna parte. La capacità della protagonista di assaggiare un piatto e sentire lo stato d'animo di chi lo ha cucinato è un'idea brillante che non viene assolutamente sviluppata a dovere. Lo stile è scorrevole, perciò la lettura procede fluidamente ma ci sono momenti di intensa noia a causa di un evidente vuoto di trama. Mi piacciono i libri che lasciano a noi lettori la possibilità di trovare significati nascosti e sviluppare interpretazioni e riflessioni ardite, costruire finali laddove gli autori non concludano in modo definito la storia, ma qui non c'è proprio nulla da immaginare dato che non abbiamo delle fondamenta abbastanza solide per farlo.