L'essenziale è invisibile agli occhi (1)

Trama

Gli occhi, gli sguardi sono i veri protagonisti di questo romanzo. Chi sono tutti quegli uomini che spiano Agata? Investigatori sguinzagliati dall'ex marito, trafficanti di plutonio rosso, servizi segreti, proiezioni di sogni che qualche volta diventano incubi? Agata, quarant'anni, ha attraversato due mondi, due culture, due lingue, due paure: quella degli altri e quella di «diventare» se stessa; così come è passata dall'assolutismo dei regimi dell'Est in cui è cresciuta all'instabilità che proprio il crollo di quei regimi ha sparso per l'Europa.
E' estate. Agata decide di lasciare, di colpo, il marito. E di cambiare casa, tornare, dopo anni, al vecchio lavoro. Ma troppi occhi la guardano, la spiano, la giudicano. Anche la sera in cui, a teatro, morirà d'imbarazzo per un vestito involontariamente osé. I riflettori della ribalta si accendono, ma su di lei, e la rappresentazione inizia.
E' così che il lettore viene trascinato, più che in un libro, davanti a un palcoscenico in cui si recita un dramma in tre atti: complesso, ricco di metafore e di storie che sono la metafora per eccellenza, di rarefazione sospesa tra realtà e immaginario, sogni a occhi aperti che scelano ciò che la coscienza non riesce a dire. La spy-story è allora molto più del filo che tiene insieme la narrazione: è la possibilità, per Agata, di giocare con le proprie ansie e inquietudini, di trasformare gli sguardi altrui - un po' molesti, un po' conturbanti - in «faretti» che fissano e illuminano, sulla scena della memoria, gli interrogativi più incalzanti e le sequenze più significative della sua vita.
E così, conquistando insieme la consapevolezza e la leggerezza, la profondità e lo sguardo ironico su se stessa e sul mondo, Agata arriva a capire che la linea d'ombra, la misteriosa terra di mezzo che deve attraversare, è quella che apre il passaggio dagli sguardi degli altri al proprio occhio interiore. E come un girasole che si dispone per assorbire i raggi vitali, quell'occhio interiore si volge infine verso gli altri appassionato della vita e finalmente libero di cercare «l'essenziale invisibile agli occhi».
Atmosfera e sapienza dell'intreccio sono altissimi in questo romanzo in cui i continui colpi di scena, veri «colpi di teatro», sono anch'essi strumento della spy-story interiore della protagonista.
La rappresentazione è terminata. Il lettore ha finito di leggere l'ultimo capitolo. Agata inizia il primo. Il primo capitolo di quella vita «vera» che da troppo tempo la sta aspettando.