Tempo di lettura stimato:
10h 42m
Genere: Drammatico, Filosofia, Tragicommedia
Editore: Mondolibri
Anno: 2007
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rigida
Pagine: 321 Pagine
Trama
Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Invece, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l'esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro si incontreranno grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée e il suo antico, doloroso segreto.
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Le recensioni degli AccioBookers
Valeria
Sarebbe potuto essere un ottimo libro se non che 1.la scrittrice cerca in tutti i modi di ostentare la sua cultura; 2.i due personaggi protagonisti, Renèe e Paloma, sono troppo inverosimili; 3.inverosimili lo sono anche tutti gli altri personaggi; 4.a volte i pensieri filosofici di Renèe non arrivano da nessuna parte; 5.in generale, il libro non arriva da nessuna parte; 6.il finale nonsense. Lo stile mi è piaciuto molto e anche la struttura. È diviso in moltissimi capitoli, e ciò che rende la lettura pratica e scorrevole.
Eleonora
Lo stile di Muriel Barbery è quel tipo di scrittura particolare che non ti fa smettere di staccare gli occhi dal libro e ridere delle piccole e buffe battute dei protagonisti, così sottilmente intelligenti e fragili, un libro a dir poco geniale.
Maria
Per le prime 100 pagine maniacalmente descrittivo, poi supera le aspettative. Assolutamente imprevedibile con un finale shock