Tempo di lettura stimato:
6h 30m
Genere: Cronaca,
Editore: Sellerio
Anno: 1993
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 195 Pagine
Isbn 10: 8838909237
Isbn 13: 9788838909238
Trama
Il libretto che pubblico qui è parte di un diario che tenni nel 1988, quando fui messo in prigione per un'estate. Ho lasciato passare molto tempo e non so bene perché. Mi sembrava che non ne valesse la pena. Non è un gran libro, non è neanche un vero libro. Del resto, quando lo scrivevo, in una camera di sicurezza o in una cella, ci tenevo: era il mio verbale. Inoltre, è il mio modo di dire che vergogna sia il carcere, quando non è necessario. A questo tengo molto. È passato tanto tempo, e così precipitoso, che la questione del carcere è cambiata. L'ha cambiata prima una conduzione cieca che ha raddoppiato il numero di persone detenute neanche in due anni. Poi la disfatta di un regime che ha buttato in galera in un modo strano e carnevalesco molti campioni e scudieri della classe dirigente. La mia esperienza carceraria è diventata perciò ancora più marginale e anacronistica. Non so perché, ma questo mi ha fatto decidere finalmente a pubblicare il libretto. Gli ho aggiunto un'appendice di note di altro tono, che costituiscono il mio assalto di carta ai bastioni del carcere. Ci vuol altro? Lo so. Siano almeno un'introduzione, una visita guidata nei paraggi. Leggetele, prego. Non dirò che dobbiate farlo perché può capitare a chiunque, anche a voi, di finire in galera. Al contrario, è probabile che non vi capiti affatto, che ve la caviate. Tuttavia, anche se non andrete dentro, c'entrate. C'entriamo tutti. -Adriano Sofri
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