Tempo di lettura stimato:
7h 30m
Genere: Oriente, Racconti, Reportage
Editore: Rizzoli
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 225 Pagine
Isbn 10: 8817090085
Isbn 13: 9788817090087
Trama
Bandi («lucciola») è lo pseudonimo di un scrittore nordcoreano, membro dell'organizzazione ufficiale degli autori del regime. I racconti contenuti in questo libro, scritti nell'arco di oltre vent'anni, dopo lunghe peripezie hanno superato una delle frontiere più chiuse del mondo, nascosti tra le pagine di alcuni volumi di propaganda comunista, per essere poi pubblicati nel 2014 in Corea del Sud. Bandi, invece, ha scelto di restare e di dare voce, segretamente, al dolore e alla sofferenza di un popolo ridotto al silenzio dalla dittatura. I suoi racconti diventano quindi delle finestre su un paese pressoché sconosciuto in Occidente, e sulle esistenze dei suoi abitanti, segnate dalla miseria, dall'assurdità di una burocrazia opprimente, dalla gestione arbitraria del potere, dall'ipocrisia dell'informazione di governo. Incontriamo un uomo che non riesce a tornare a casa per salutare la madre morente, smarrito tra treni che non partono e interminabili controlli; bambini che hanno dato ai loro demoni notturni il volto degli uomini rappresentati negli onnipresenti manifesti di propaganda; anziani schiacciati da una vita di lavoro, fatiche, umiliazioni, paura. Eppure Bandi assume anche lo sguardo ironico e sferzante della satira, e tratteggia la vita quotidiana di un popolo ancora capace di solidarietà e speranza, ancora profondamente carico di umanità.
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Le recensioni degli AccioBookers
Stefi
Recensito il 04/10/2024
Anche con questo libro non posso usare un sistema di valutazione fatto di stelline, questa raccolta di racconti è troppo importante e preziosa. I sette racconti di Bandi (pseudonimo di uno scrittore assoggettato al regime) sono la vita vera, tirannica e magra vissuta dalla popolazione nordcoreana, vittime della dittatura socialista di Kim Il-sung e Kim Jong-il, infatti le vicende narrate sono ambientate tra il 1989 e il 1995. Ma nel frattempo nessuno crede che sia cambiato qualcosa in meglio con l'attuale leader totalitario Kim Jong-un. Due sono i racconti che mi hanno spezzato il cuore in modo particolare: La Fuga e La scena, nei quali è raccontato semplicemente quanto il regime basato su rigorose classi sociali, forse più simili a caste, riesca a sedare la popolazione, costringendola in un sistema subdolo e terroristico che si protrae inesorabilmente anche alle generazioni successive. Atroce.
"Come era possibile una cosa del genere al mondo? Questo paese dev'essere sotto l'influsso di un maleficio, altrimenti come spiegare che le urla di sofferenza di tutto il popolo si siano trasformate in ``scoppi di risa felici?``