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9h 36m
Genere: Autobiografie, Diaristica, Formazione
Editore: La nave di Teseo
Anno: 2024
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 288 Pagine
Isbn 13: 9788834616857
Trama
“La storia di una famiglia somiglia più a una cartina topografica che a un romanzo, e una biografia è la somma di tutte le ere geologiche che hai attraversato”. Come si racconta una vita se non esplorandone i luoghi simbolici e geografici, ricostruendo una mappa di sé e del mondo vissuto? Tra la Basilicata e Brooklyn, da Roma a Londra, dall’infanzia al futuro, La straniera è un’avventura che unisce vecchie e nuove migrazioni. Figlia di due genitori sordi che al senso di isolamento oppongono un rapporto passionale e iroso, emigrata in un paesino lucano da New York ancora bambina per farvi ritorno periodicamente, la protagonista della Straniera vive un’infanzia febbrile, fragile eppure capace, come una pianta ostinata, di generare radici ovunque. La bambina divenuta adulta non smette di disegnare ancora nuove rotte migratorie: per studio, per emancipazione, per irrimediabile amore. Per intenzione o per destino, perlustra la memoria e ne asseconda gli smottamenti e le oscurità. Non solo memoir, non solo romanzo, in questo libro dalla definizione mobile come un paesaggio e con un linguaggio così ampio da contenere la geografia e il tempo, Claudia Durastanti indaga il sentirsi sempre stranieri e ubiqui. “La straniera” è il racconto di un’educazione sentimentale contemporanea, disorientata da un passato magnetico e incontenibile, dalla cognizione della diversità fisica e di distinzioni sociali irriducibili, e dimostra che la storia di una famiglia, delle sue voci e delle sue traiettorie, è prima di tutto una storia del corpo e delle parole, in cui, a un certo punto, misurare la distanza da casa diventa impossibile.
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Le recensioni degli AccioBookers
Londoner
La scrittura della Durastanti è incredibile, ha una capacità descrittiva che folgora ad ogni immagine che crea, riesce a tracciare dei collegamenti concettuali geniali. Purtroppo però ho un grande limite nell'apprezzare a pieno le autobiografie, nonostante la scrittrice l'abbia resa unica e indimenticabile. La sezione "Viaggi" è quella centrale, mind-blowing e inspiring.