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La solitudine dei numeri primi (3)

Paolo Giordano

Genere: Drammatico, Letteratura, Formazione

Editore: Mondadori

Anno: 2020

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 248 Pagine

Trama

Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d'esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza. Edizione con cofanetto.

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Le recensioni degli AccioBookers

Ivy_

"I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. [...] E' convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finché non li scopre. Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero".

moodyjade

“Lei e Mattia erano uniti da un filo elastico e invisibile, sepolto sotto un mucchio di cose di poca importanza, un filo che poteva esistere soltanto fra due come loro: due che avevano riconosciuto la propria solitudine l’uno nell’altra.”

La biblioteca di Marghe

Recensito il 15/05/2023

Alice ha 7 anni, vive a Torino, non ha nessuna attitudine nè interesse per lo sport, eppure costretta dal padre che nutre grandi aspettative nei suoi confronti, frequenta un corso di sci; proprio durante una lezione si allontana senza che se ne accorga nessuno, d'altronde lei passa sempre inosservata nella sua vita, e cade accidentalmente in un dirupo dove rimane gravemente ferita ad una gamba. Destinata all'essere zoppa a vita Alice si sente ancor più inetta, e quando da adolescente conosce Mattia è come se incontrasse il suo doppio: il ragazzino infatti, dotato di un intelletto spropositato a causa del quale viene isolato da tutti, vive la sua infanzia in solitudine, soprattutto da quando, per andare ad una festa di un compagno di scuola, ha abbandonato la sua sorellina affetta da disabilità intellettiva in un parco e lei è scomparsa nel nulla. Con il senso di colpa che lo divora vivo, Mattia diventa un adolescente problematico, con scarso interesse nelle relazioni sociali ed ha una malsana tendenza all'autolesionismo. Alice, dal canto suo, cresce instaurando un rapporto malato con il cibo fino ad arrivare a soffrire di anoressia, e quando i due ad una festa si conoscono capiscono di avere tanti punti in comune, come se fossero ognuno il doppio dell'altro, due "numeri primi gemelli". Tra i due nasce un rapporto profondo di amicizia e complicità ma nonostante questo le loro vite progrediscono in maniera parallela ed autonoma: Alice si sposa con un medico che conosce in ospedale durante la malattia della madre e Mattia diventa un professore di matematica in un università del nord Europa. Lontani ma sempre mentalmente vicini i due ragazzi troveranno il modo per ritrovarsi e viversi come avrebbero sempre voluto fare?

Mi aspettavo molto da questo libro che invece mi ha lasciato poco, forse tanta inquietudine. Non sono riuscita a trovare empatia per Mattia ed Alice ed ho trovato il finale troppo aperto a libera interpretazione, forse anche con poco senso. Do 3 stelle perchè non posso affermare che sia mal scritto ma a mio parere non rispecchia il grande successo che ha avuto.

Stefi

Recensito il 21/08/2023

Ho adorato la trama di questo libro, l'idea della solitudine come identità e destino, una compagna fedele che ti accompagna per la vita e definisce i tuoi rapporti. Ma la scrittura di Giordano mi ha molto delusa, è fredda e calcolata non so se è una caratteristica voluta o se è conseguenza dei suoi studi scientifici. Ad ogni modo avrei preferito uno stile più letterario, poetico e meticoloso, secondo me sarebbe stato più adatto anche alle vicende narrate.