Tempo di lettura stimato:
6h 26m
Genere: Amore, Letteratura, Sentimentale
Editore: TEA
Anno: 2021
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 193 Pagine
Trama
Georg Røed ha quindici anni e conduce una vita tranquilla. Un giorno trova una lettera che suo padre Jan gli aveva scritto prima di morire – quando Georg era ancora molto piccolo – e che aveva poi nascosto nella fodera del passeggino, affinché il figlio la potesse trovare una volta cresciuto. In questa lettera il padre racconta la storia della «Ragazza delle arance», da lui incontrata per caso su un tram di Oslo. Una storia misteriosa, fatta di molti sguardi e pochissime parole, alla quale Georg si appassiona immediatamente e che sembra riguardarlo sempre più da vicino. Un film quasi muto che Jostein Gaarder, a poco a poco, fa parlare con una musica lieve, quasi una fantasia tra memoria e presente in cui le voci del padre e del figlio finiscono con l'intrecciarsi a creare un'unica riflessione sul valore dell'esistenza umana e sulla sua bellezza.
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Le recensioni degli AccioBookers
Caivanese82
Recensito il 09/08/2022
Una bellissima storia d'amore, di un uomo e una donna che si sono cercati per tanto tempo, ma soprattutto di un padre che vuole esserci, che vuole lasciare qualcosa di cui valga la pena di vivere a suo figlio. E di un figlio che impara a conoscere e amare un padre conosciuto appena attraverso una storia dai connotati fiabeschi. Ci sono tantissimi spunti di riflessione sulla vita, la morte, il destino, l'amore e in molte cose mi ci sono ritrovato e in altre ho iniziato a rifletterci.
LoreB
Recensito il 29/01/2023
All'inizio un pò caotico, quando prende "ordine" Diventa piacevole a tratti poetico
Martina
Recensito il 23/04/2023
Un racconto stupendo, toccante, genuino, vero.
Una storia d'amore dolcissima.
Vi prego leggetelo
Katelikki
Recensito il 19/05/2023
In parte cartaceo e in parte audiolibro.
Georg è un ragazzino di 15 anni che un giorno trova una lettera scritta da suo padre Jan prima di morire ben 11 anni prima. In questa lunga lettera Jan racconta del suo incontro con la “Ragazza delle arance” un giorno su un tram di Oslo e dei suoi sforzi per ritrovarla e stare insieme a lei. La loro è stata una storia misteriosa, fatta di sguardi e cose non dette alla quale Georg si appassiona subito. Alla fine di questo lungo racconto però Jan rivolgerà una domanda molto importante a suo figlio, una domanda che lo ha perseguitato fino alla sua morte e alla quale Georg dovrà rispondere con sincerità.
Questo romanzo è davvero molto profondo e commovente, non ho potuto fare a meno di piangere leggendo ciò che questo padre, ormai morto prematuramente per una grave malattia, voleva comunicare a suo figlio, un figlio che non ha potuto crescere in un futuro che non vedrà mai con i suoi occhi. Pur trattando una tematica molto dolorosa è un vero e proprio inno alla vita, un monito ad andare avanti nonostante le difficoltà e la domanda che alla fine Jan rivolge a Georg riguarda in realtà tutti noi. Ha toccato corde profonde e mi ha fatto riflettere a lungo. Credo che per molto tempo continuerò a pensare a questo libro. Lo consiglio davvero a tutti, essendo anche una lettura scorrevole e veloce.