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La pelle dell'Urss. Dalla Perestroika al golpe di agosto (0)

Romano Lupi

Editore: Odoya

Anno: 2021

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 256 Pagine

Isbn 13: 9788862886826

Trama

Era il 19 agosto 1991 quando, su ordine degli alti gradi del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, complici gli ambienti più conservatori del KGB, Gorbačëv veniva trattenuto a forza in Crimea, vedendosi impedita la possibilità di recarsi a firmare il nuovo accordo federativo: era l’inizio del cosiddetto “golpe di agosto”, un maldestro tentativo di colpo di stato durato appena tre giorni che, a dispetto delle intenzioni degli autori, avrebbe condotto a un risultato impensabile fino a poco tempo prima. A meno di due anni dalla caduta del Muro di Berlino, infatti, il suo fallimento decretò di fatto l’implosione dell’URSS e la fine del Comunismo in tutta l’Europa dell’Est. La figura di Boris El’cin, che guidò la resistenza dalla “Casa bianca” russa, uscì ancora più rafforzata da quest’evento, mentre quella di Michail Gorbačëv ne venne fuori completamente distrutta. Tanti gli interrogativi inerenti agli avvenimenti di quei giorni, soprattutto sul come un servizio segreto del livello del KGB abbia potuto organizzare un putč in maniera tanto dilettantesca, improvvisata e sgangherata. Questo libro non si occupa soltanto di riportare fedelmente i fatti accaduti in quei tre giorni d’agosto, ma cerca anche di ricostruire gli avvenimenti storici che hanno preceduto il golpe, a cominciare dalla nomina a segretario generale del PCUS di Michail Gorbačëv, così da poterne analizzare le cause. Le riforme volute dall’uomo che in Occidente era conosciuto come il paladino della perestrojka e della glasnost’ inghiottirono lui e tutto il sistema che intendeva rinnovare.

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