Tempo di lettura stimato:
5h 36m
Editore: Rizzoli
Anno: 1975
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 168 Pagine
Trama
Pubblicato nel 1947, questo romanzo attirò subito l'attenzione dei critici e dei lettori, segnando l'esordio ufficiale di del Buono nella letteratura (prima aveva pubblicato solo un breve scritto, “Racconto d'inverno”). La vera tragedia di Ulisse - reduce da un lager tedesco, intellettuale velleitario che non si adatta più alla vita normale, che odia ma subisce la sua famiglia-prigione, che alla fine di un amore nevrotico e stentato uccide la cognata e scrive la sua storia in un carcere, una storia “senza giustificazione e senza interpretazioni possibili” - sta nel sentirsi inautentico, condizionato da troppi riferimenti e modelli culturali (possiamo pensare ai disperati eroi di Hemingway, al Meursault dello “Straniero” di CAmus…). Ulisse, personaggio nel personaggio recita una parte già scritta e scontata, una “parte difficile” di cui è prigioniero, senza scampo.
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