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Genere: Amministrazione pubblica, Dirigenti
Editore: Carocci
Anno: 1999
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 264 Pagine
Isbn 13: 9788843012862
Trama
Nel corso degli anni '90 è andata crescendo ovunque la pressione verso un drastico cambiamento della retorica sull'intervento pubblico e sull'azione di regolazione dello stato. Le parole chiave sono diventate snellimento, decentramento, economicità, privatizzazione. Da una parte, estensione e qualità dell'intervento pubblico hanno subito modificazioni profonde; dall'altra, è stata specificamente presa di mira l'organizzazione complessiva dei pubblici apparati. Al di là di persistenti diversità di vedute "sul che fare", si è andato affermando un orientamento che guarda a modelli di organizzazione e gestione dell'attività di impresa privata come ai modelli da adottare anche per l'organizzazione e la gestione dell'attività delle pubbliche amministrazioni. Ma il processo di attuazione di indirizzi politici mirati a "riformare la pubblica amministrazione", ha presto rivelato quanto tradizioni storiche e assetti istituzionali dei contesti nazionali possano influenzare, sin dagli inizi, sia le "soluzioni" tentate - ed i modelli adottati - sia gli esiti delle riforme. Nel caso italiano, in particolare, l'adozione di modelli manageriali viene invocata per un verso come il modo più diretto per restituire alla dirigenza amministrativa la necessaria indipendenza dalle "ingerenze" politiche; per l'altro, per indurre la dirigenza ad adottare una nuova cultura amministrativa. I risultati della ricerca che gli autori hanno svolto in settori diversi della pubblica amministrazione italiana mettono soprattutto in evidenza che l'adozione di quei modelli implica un processo di apprendimento di nuove pratiche di azione, il cui successo dipende certamente dalla buona disponibilità dei soggetti specificamente coinvolti - ovvero dei dirigenti - ma dipende anche da non pochi elementi di contesto e soprattutto dal modo in cui gli stessi dirigenti si trovano ad interagire con altri soggetti e dal modo in cui tali interazioni alimentano o meno quel senso di fiducia da cui scaturisce il convincimento che il nuovo meriti di essere intrapreso. Ciascun contributo mette in evidenza non solo quanto diversi possano essere gli elementi che entrano in gioco nella produzione o meno di tale fiducia e convincimento, ma soprattutto mette in evidenza quanto diversi possano essere gli elementi di ambiguità, di incertezza ed in definitiva di sostanziale indeterminatezza dello stesso processo di cambiamento
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