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La nave sepolta. The Dig (2)

John Preston

Editore: Salani

Anno: 2021

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 250 Pagine

Isbn 13: 9788831009591

Trama

Inghilterra, estate 1939. Quando Edith Pretty, affascinata dalle leggende locali che parlano di un tesoro vichingo sepolto nella sua terra, decide di contattare l'archeologo autodidatta Basil Brown, non sa che sta per dare inizio a una delle più straordinarie avventure archeologiche del Novecento. Presto gli scavi riveleranno il gigantesco scheletro di un'antichissima nave funeraria appartenuta a un sovrano anglosassone, che richiamerà l'interesse degli accademici più blasonati. Uniti dalla passione per l'archeologia e da un sentimento delicato e profondo che li lega l'uno all'altra, Basil e Edith lotteranno per proteggere la loro scoperta. Ma la Seconda guerra mondiale incombe e gli scavi si trasformeranno in una corsa contro il tempo, soprattutto quando dalla terra emerge qualcosa di ancor più stupefacente… Basato su fatti realmente accaduti, "La nave sepolta" è un romanzo in cui l'amore e la passione assumono aspetti tutt'altro che scontati e che, toccando il significato più profondo del matrimonio, del rapporto tra genitori e figli, della ricerca dell'identità personale, riesce a farci riflettere sul significato dell'essere umani e di condividere la Storia e, in ultima analisi, il dono stesso della vita.

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Le recensioni degli AccioBookers

Spacedone

Recensito il 22/04/2024

Ho amato e odiato questo libro. L’ho adorato per lo stile di scrittura: scorrevole, evocativo nelle varie descrizioni e perfetto nel bilanciare tecnicismi e spiegazioni per i neofiti di archeologia. Quello che me l’ha fatto detestare è il piattume di fondo che interessa i vari personaggi coinvolti e che purtroppo toglie parecchi punti al romanzo nel complesso. 

La forza di questo libro sta proprio nel raccontare la cronaca di una scoperta archeologica, basata su eventi reali, che l’autore descrive in modo appassionante, coinvolgente e mai banale. Man mano che viene effettuato lo scavo il lettore si immerge sempre più in profondità all’interno della storia che tuttavia procede in modo lineare e senza nemmeno un colpo di scena degno di nota.

La critica maggiore riguarda i personaggi che non evolvono, restano sempre uguali a sé stessi dall’inizio alla fine del racconto e, oltre allo scavo, non fanno assolutamente nulla. 

Ad esempio è palese che ci sia una particolare complicità, e forse anche dell’interesse amoroso, fra i due personaggi principali, la signora Pretty e il signor Brown (lei vedova e lui sposato), ma il loro rapporto resta sempre lo stesso: piatto, pieno di non detti e inconcludente. La stessa cosa si può dire per il rapporto fra la signora Piggott e il fotografo o per la dinamica padre / figlio fra il signor Brown e Robert. Da questo punto di vista la recensione di Robert Harris riportata in copertina è fuorviante in quanto in questo libro non c’è nessuna storia d’amore. 

In sintesi, un romanzo bellissimo per la tematica e per come è stato scritto, ma le vicende dei personaggi sono inesistenti. Un vero peccato.