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La Germania di Weimar (1)

Utopia e tragedia

Eric D. Weitz

Genere: Storia,

Editore: Einaudi

Anno: 2008

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 446 Pagine

Isbn 10: 8806194216

Isbn 13: 9788806194215

Trama

La Repubblica di Weimar è stata a lungo dipinta solo come un momento di passaggio tra la Grande Guerra e il Terzo Reich. In realtà , fu molto di più. Il sistema di democrazia parlamentare che seppe realizzare fu sorprendente: non solo perché nacque pochi mesi dopo la fine di un conflitto mondiale da cui la Germania era uscita sconfitta e gravata dal Trattato di Versailles, ma, soprattutto, per la portata delle trasformazioni politiche, sociali e del costume che la contraddistinsero. Alle riforme di welfare si accompagnò una vivacità  intellettuale e una creatività  che fecero in particolare di Berlino una capitale mondiale dell'arte d'avanguardia: da "Essere e tempo" di Martin Heidegger all'"Opera da tre soldi" di Bertolt Brecht, da "Metropolis" di Fritz Lang alle realizzazioni del Bauhaus di Walter Gropius, da Erich Mendelsohn a Bruno Taut, la letteratura, l'architettura, il cinema, la fotografia e la filosofia furono illuminati da personalità  le cui opere sono divenute capisaldi della cultura occidentale del Novecento. Ne emerge un quadro dei quattordici anni della repubblica, con le sue molte luci e le sue numerose zone buie. Alle conquiste della democrazia e al fervore culturale, infatti, fecero da contraltare la frammentazione politica, il gioco delle alleanze parlamentari, gli interessi di parte e l'incapacità  di governare gli efftti del cambiamento. Nelle pieghe di quella società  prosperarono l'idea della purezza della razza e i germi dell'intolleranza e dell'assolutismo.

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