Tempo di lettura stimato:
16h 0m
Genere: Drammatico,
Editore: Neri Pozza
Anno: 2009
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 480 Pagine
Isbn 10: 8854503231
Isbn 13: 9788854503236
Trama
Julius Hertzfeld si è guardato allo specchio stamattina. Attorno alla bocca poche rughe. Occhi forti e sinceri che possono reggere lo sguardo di chiunque. Labbra piene e cordiali. La testa coperta di riccioli neri e ribelli che si stanno appena ingrigendo sulle basette. Il corpo senza un'oncia di grasso. Insomma, lo specchio gli ha detto che è ancora lui: Julius Hertzfeld, brillante professore di psichiatria presso l'università della California, terapeuta dal caldo sorriso e dalla solida reputazione, uomo prestante che non ha affatto l'aria del sessantacinquenne cui è stato appena comunicato, con fredda e brutale sincerità , che ha poco più di un anno di vita. Che fare quando la vita spensierata termina di colpo e il nemico, fino a quel momento invisibile, si materializza in tutta la sua terrificante realtà ? Julius Hertzfeld non ha dubbi: sa esattamente come trascorrerà il suo anno finale. Continuerà a occuparsi dei suoi pazienti e a cercare di ridestare, nella terapia di gruppo, il sentimento della vita dentro di loro. Sa, anche, che non si sottrarrà all'ultima sfida rappresentata dal suo paziente più ostico: quel Philip Slate che ha dedicato tutta la propria energia vitale alla fornicazione e che ora sostiene di aver scoperto una terapia Schopenhauer, una cura che proviene dal pensiero stesso del filosofo tedesco.
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare
Le recensioni degli AccioBookers
alessiab
Recensito il 10/08/2021
- Traduzione non avvincente: molti calchi, da risultare quasi fasulla. - Personaggi spesso stereotipati nelle emozioni: la femminista arrabbiata, la bibliotecaria noiosa, il carpentiere dalla giungla... - Gioco di focalizzazione molto interessante : dalla zero all'interna. Il lettore è prima spettatore, poi terapista e poi paziente stesso. - Il libro si propone di far accettare la morte. Eppure, si parla poco della morte : la malattia e la morte di Julius sono la cornice della vita, della vita rappresentata, del gruppo di terapia. Per accettare la morte, si propone la vita con i suoi eventi insignificanti. Al lettore viene chiesto di fare ciò che Julius chiede ai pazienti: sappiamo che qui qualcuno sta per morire, e sembra una cosa dannatamente seria, ma la vita continua e deve continuare nelle sua banalità - dolorosa, seria quanto la morte. - Non all'altezza delle aspettative. Finale molto prevedibile, ma allo stesso tempo piacevole. - Mi ha fatto venir voglia di leggere Nietzche. - Commento molto critico; di pancia, tuttavia, direi che mi è piaciuto.