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Genere: Filosofia, Classici, Diaristica
Editore: Rizzoli
Anno: 1977
Lingua: Italiano, Latino
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 400 Pagine
Isbn 10: 8817121053
Isbn 13: 9788817121057
Trama
Poche opere ebbero, per tutto il corso del medioevo, la fama e il prestigio della "Consolatio Philoosphiae" di Boezio - il senatore romano giustiziato di Teodorico nel 524, che Dante celebra nel "Paradiso" fra le anime sapienti del cielo del Sole.
Scritta in prigionia, alla vigilia della morte, l'opera reca l'impronta delle esperienze estreme dello spirito, quelle in cui un uomo, senza più futuro, è indotto a rimediare i valori e gli ideali sui quali ha fondato la vita. Boezio era un intellettuale di vastissima dottrina, uno degli ingegni più lucidi del suo tempo, imbevuto della cultura neoplatonica e aristotelica. Vissuto "al limite di due mondi", nel fosco tramonto della civiltà romana, egli fu, come pochi altri, consapevole della crisi in cui si dibatteva l'Occidente, e per tutta la vita perseguì, con l'ambizioso programma, l'impegno di conservare e tramandare il patrimonio filosofico della tradizione antica. Giustamente poté apparire l'ultimo dei Romani e il primo dei tempi nuovi, il fondatore della scolastica. Ma nessuno dei suoi molti trattati dottrinali ebbe echi così intensi come "La consolazione della filosofia": questa sorta di romanzo filosofico, misto di prosa e di versi, che condensa e sintetizza, nei termini di una meditazione lucida e commossa, il vasto dibattito del pensiero etico classico sui problemi perenni della coscienza: il male e il bene, la fortuna e il libero arbitrio, la volontà e la prescienza di Dio.
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