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La Città di Ottone (19)

The Daevabad Trilogy, #1

S.A. Chakraborty

Genere: Fantasy,

Editore: Mondadori

Anno: 2020

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 528 Pagine

Isbn 10: 880472370X

Isbn 13: 9788804723707

Trama

EGITTO, XVIII SECOLO. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un’abile guaritrice e di saper condurre l’antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori.

Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all’interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L’arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.

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Le recensioni degli AccioBookers

federicau

Recensito il 29/06/2024

Bella ambientazione, spicca tuttavia più perché poco usa ai fantasy più mainstream e perché è ricca di dettaglio piuttosto che per originalità. Tolta la cornice, la storia mi sembra piuttosto lenta e noiosa, e non avverto la “tensione” di qualcosa che sta per spezzarsi e potrebbe mettere in pericolo la protagonista o gli altri personaggi. All'inizio la storia mi piaceva con Nahri, ma al subentrare del POV di Ali è come se avesse tirato il freno a mano, e ora mi trovo senza più interesse.

La lore è riccamente costruita ma un po' complessa, o meglio, confusionaria su alcune parti, e soprattutto presentata con diversi infodumping che non si calano mai nella storia, ma la interrompono e basta.

La scrittura è gradevole, ma a quasi 200 pagine temo che interromperò la lettura. Peccato, avrebbe potuto essere interessante.