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La città delle rose (4)

Dalia Sofer

Genere: Drammatico,

Editore: Piemme

Anno: 2009

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 316 Pagine

Isbn 10: 885661118X

Isbn 13: 9788856611182

Trama

Nell'Iran sconvolto dalla rivoluzione Khomenista, Isaac è in carcere, accusato ingiustamente di spionaggio. é il pensiero dei suoi cari a tenerlo in vita nonostante le continue torture e sofferenze, la speranza di riabbracciare presto sua moglie Farnaz e i figli, a loro volta vittime di un mondo diventato improvvisamente ostile. In un romanzo denso e delicato, la storia struggente di una famiglia divisa dalla follia della Storia.

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Wanderingbooks

Recensito il 31/03/2023

Isaac Amin è in carcere, accusato di spionaggio perché ebreo nell'Iran che ha fatto del regime islamico la sua bandiera. Ai compagni di prigionia giunge notizia dell'esecuzione sommaria dei loro familiari. A Isaac è negato ogni contatto con l'esterno, può solo amarli da lontano e augurare a loro una buona vita. Farnaz osserva il giornale, ancora aperto su un articolo che il marito probabilmente non ha mai finito di leggere. Ripensa alla sera prima, l'ultima trascorsa insieme, sprecata in una discussione sulle condizioni sempre più allarmanti del Paese, argomento che lui odiava. A un oceano di distanza, Parviz lavora nel negozio di cappelli del suo padrone di casa a Brooklyn, per pagare l'università e l'affitto. Strano che fra tante ragazze, si sia innamorato proprio della figlia del padrone, Rachel, timida e molto religiosa. È come se Parviz, incapace di tanta fede, delegasse a lei le sue preghiere per la salvezza del padre lontano. Shirin non ama i maghi e i trucchi con cui fanno sparire le cose e le persone. Come quelli che succedono a casa sua, dove sono scomparsi la teiera d'argento e l'anello con lo zaffiro della mamma. Forse sono solo fuori posto, le dicono. E Shirin pensa che deve essere successa la stessa cosa a suo padre, che non si vede da giorni. Magari, prima o poi, ritroverà anche lui al suo posto, nella poltrona di pelle in soggiorno, tra i libri e le sigarette, a sorseggiare il tè che gli verserà dalla teiera d'argento la mamma, di nuovo con l'anello al dito.