Tempo di lettura stimato:
5h 48m
Editore: Mondadori
Anno: 2007
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 174 Pagine
Isbn 13: 9788804569688
Trama
Berlino, 2 giugno 1967. Durante una manifestazione contro la visita dello Scià in Germania lo studente Benno Ohnesorg viene ucciso da un colpo di pistola esploso a distanza ravvicinata da un agente in borghese. Ha ventisei anni e non è mai stato impegnato attivamente in politica. L'omicidio viene denegato dalle autorità, e la sua morte assurda è la miccia che infiammerà di lì a poco il movimento di protesta studentesco. A quarant'anni di distanza Uwe Timm torna ad affrontare quel momento e il suo contesto storico, e lo fa in una maniera analoga al riflettere doloroso e intenso che nel precedente libro, "Come mio fratello", lo aveva sostenuto nella rievocazione della propria tragedia familiare, della quotidianità nazista e dei suoi strascichi nel dopoguerra in Germania. Anche in questo caso Uwe Timm non è spettatore né cronista distaccato: Benno Ohnesorg era stato per lui innanzitutto l'amico e il compagno di studi nel collegio in cui entrambi si erano ritrovati dopo avere intrapreso, per necessità, una diversa carriera personale. Uniti da una medesima passione per la letteratura e dal desiderio della scoperta di sé, i due condividono la passione per i libri e i tentativi iniziali di scrittura prima che le loro vite prendano direzioni distinte. Una "breve parabola" è il tragitto di Benno Ohnesorg, segnato da un destino tragico e poi paradossale nel momento stesso in cui diventa un "esempio politico", così lontano dall'essenza vera del ragazzo pensoso e quieto, sensibile e schivo.
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