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Genere: Stati Uniti-Storia, Stati Uniti-Società
Editore: Einaudi
Anno: 2010
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 242 Pagine
Isbn 13: 9788806198794
Trama
America post-razziale. Cos'è l'America post-razziale? Un paese in cui il razzismo è sparito? Ma può sparire il razzismo all'improvviso, seppure in presenza di un evento storico come questo? No, ovviamente no. Un mondo senza razzismo equivale alla "comunità venuta dal cielo" di cui parlava Martin Luther King. L'America post-razziale è l'autointerpretazione di un paese che ha concepito, sviluppato e consolidato un privilegio razziale a favore dei bianchi e che oggi si ritrova con un presidente nero. Questo libro racconta la storia del privilegio razziale dei bianchi in America e di come esso abbia subito molteplici metamorfosi nell'arco di quattro secoli. L'ultima in ordine di tempo è quella che ha mantenuto nelle mani dei bianchi il potere, cioè il privilegio di controllare il sistema. L'elezione del primo presidente nero degli Stati Uniti segna un punto di svolta: da oggi, il controllo del sistema non è più appannaggio dei bianchi; o, il che è lo stesso, non bisogna più essere bianco per accedere al potere. Essere bianco è sempre stato un vantaggio in America. Ma presto esserlo equivarrà ad appartenere a una minoranza razziale in un paese composto di minoranze. Ecco perché, anche per i bianchi americani, l'elezione alla presidenza di Barack Obama ha un significato chiaro: si può essere bianchi senza considerarsi superiori.
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