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Genere: Industria estrattiva, Africa, Imprese multinazionali
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2006
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 303 Pagine
Isbn 13: 9788820041908
Trama
Avorio, oro, gomma, diamanti, petrolio, legno pregiato, uranio, coltan: oggi come secoli fa queste preziose risorse sono la maledizione dell'Africa. Attirano le grandi multinazionali che spogliano il sottosuolo devastando l'ambiente, alimentano la corruzione delle classi dirigenti e dei politici, che mantengono il potere svendendo il territorio, scatenano guerre senza fine fra gruppi etnici. Le conseguenze sono note: la povertà estrema della popolazione, la piaga dell'Aids, le centinaia di migliaia di orfani, l'arretratezza culturale e tecnologica. Una miseria anche più vasta che ai tempi del colonialismo. In questo reportage Raffaele Mesto ci conduce attraverso i paesi africani più ricchi, nei luoghi remoti dove si estraggono i minerali pregiati: in Sudan, nelle miniere d'oro a cielo aperto, dove intere famiglie scavano freneticamente a mani nude o con attrezzi rudimentali per strappare alla terra qualche pepita. In Congo, all'interno della foresta pluviale, dove abitano i Pigmei, un popolo che rischia l'estinzione perché la regione è stata presa d'assalto dalle multinazionali, con i loro eserciti privati. In Angola, nella zona diamantifera dove l'autore ha intrapreso un viaggio pieno di incognite e di pericoli. Un racconto che svela realtà umane e sociali spaventose, ma dà anche spazio alla suggestione di un ambiente che non ha uguali, all'emozione di incontri inattesi e all'esperienza della grande forza degli africani nel resistere alla distruzione del loro continente.
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