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Genere: Liberismo, Italia-Storia, Italia-Economia
Editore: Il Mulino
Anno: 2011
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 415 Pagine
Isbn 13: 9788815149923
Trama
Quando nel 1887 fu introdotta in Italia una tariffa doganale fortemente protezionista, si formò un piccolo movimento d'opinione risolutamente avverso alla politica di protezione daziaria e d'intervento dello stato nell'economia. Composto non solo da importanti economisti, per due volte, nel 1904 e nel 1913-14, esso cercò senza fortuna di dotarsi di una struttura organizzativa, per meglio combattere il protezionismo doganale e i privilegi di quei gruppi economici che ricevevano sostanziosi aiuti da parte dello stato. La rigida supervisione alla quale durante la prima guerra mondiale la mano pubblica sottopose tutta la vita economica del paese, la lentezza con cui, a conflitto concluso, si provvide allo smantellamento della "bardatura di guerra" fornirono nuovi stimoli ai liberisti italiani, tanto che nel 1922 essi riuscirono a darsi finalmente uno stabile assetto organizzativo. Nel novembre di quell'anno fu costituito, per volontà di Einaudi e Giretti, il Gruppo libero-scambista italiano, dissoltosi quattro anni più tardi a causa della politica intollerante e repressiva del fascismo. Come questo ilbro dimostra, la vera anima del movimento italiano per la libertà economica fu il piemontese Edoardo Giretti, piccolo imprenditore serico, dirigente del movimento pacifista, deputato radicale dal 1913 al 1919 e per oltre un quarantennio strenuo quanto sfortunato propugnatore dei principii del libero mercato.
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