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Il silenzio. Un racconto dalla montagna (2)

Max Frisch

Genere: Natura,

Editore: Del Vecchio

Anno: 2013

Lingua: Italiana

Rilegatura: Brossura

Pagine: 118 Pagine

Isbn 10: 8861100481

Isbn 13: 9788861100480

Trama

Balz Leuthold non ha mai voluto essere una persona ordinaria. Poco prima del suo trentesimo compleanno, però, si rende conto di non potersi neanche considerare davvero una persona straordinaria. Nella vita, fino a ora, non ha compiuto azioni degne di particolare nota, nessuna invenzione, nessuna creazione artistica o letteraria che lo elevino a persona speciale. Allora ha preso una decisione: scalerà quella montagna che da giovane guardava ergersi sulle sue passeggiate, che faceva ombra ai discorsi con il fratello "adulto". Compirà un atto eroico, e con questa azione "virile" darà un senso compiuto alla sua esistenza. È deciso: azione o morte. Ma giunto in montagna alla locanda dove sostava anche in gioventù, incontra una giovane straniera, che lo guarda e lo vede come nessuno fino ad allora lo ha mai guardato e visto. Chi è lei, da che vita proviene? Perché sembra non aver paura di nulla? E dall'incontro tra i due scaturiscono gli interrogativi, e la narrazione si sviluppa e trascina via il lettore proprio come un torrente montano scorre rumoreggiando tra i crepacci, e il vortice di pensieri e accadimenti lascia senza fiato, travolge come il senso di assoluto degli ambienti montani, dove il sorgere del giorno e il calare della notte sono eventi che penetrano le fibre dell'individuo tanto quanto fame, sonno e sete. E la domanda echeggia: cosa fa di una vita una vita veramente compiuta? Ha a che fare, questo, con la felicità?

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Le recensioni degli AccioBookers

dianagrnlp

Racconto bucolico che parla di inquietudine,montagna e vita. " Quanto potrebbe essere grande un amore che non può contenersi? E una mattina, mentre l'altro ancora dorme, perché non si dovrebbe andar via senza far rumore, perché non bisognerebbe lasciare una felicità prima che ci lasci lei, perché bisogna soffocare ogni anelito e desiderio? La vita è desiderio, e potrebbe essere che ciò che si perde é piú grande di tutto ciò che si afferra, e che si viva davvero solo quando si ha il coraggio di perdere, quando tutto viene gettato via, il proprio nome e la cittadinanza e tutto, solo non il proprio destino, e quando si vive, come se si vivesse sempre il nostro ultimo giorno."