Tempo di lettura stimato:
8h 20m
Genere: Avventura, Classici moderni, Classici
Editore: Mondadori
Anno: 2001
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 250 Pagine
Isbn 10: 8804492465
Isbn 13: 9788804492467
Trama
«Quello è stato il primo libro provvisto di mani che mi sia mai capitato... mani forti, che uscivano dalle pagine e mi afferravano alla gola.» Così Stephen King descrive la potenza espressiva de Il Signore delle Mosche (1954), uno dei libri più letti, amati, discussi e tradotti della letteratura. Terrificante allegoria della condizione umana, narra la vicenda di un gruppo di ragazzini sopravvissuti a un disastro aereo che, su una paradisiaca isola tropicale, danno vita a una società primordiale, fatta di brutali istinti e feroce sopraffazione, nella quale la ragione e la "civiltà" sembrano soccombere. Un romanzo a tesi di selvaggia violenza che, nell'esplorare i confini tra società e barbarie, razionalità e follia, è diventato fonte di ispirazione per film, romanzi e fumetti, adorato da scrittori come Ian McEwan o Suzanne Collins e selezionato dalla BBC tra le cento opere che hanno dato forma al mondo. Una storia ricca di simbolismo e profondità psicologica che mette a nudo le fragilità più segrete dell'uomo, rivelando l'infinito cinismo della vita adulta e la disarmante facilità con cui ci si può trasformare in mostri.
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Le recensioni degli AccioBookers
Utente eliminato
3.5/5 ⭐ Il mio ragazzo mi ha prestato questo libro armato delle migliori intenzioni: era uno di quei classici che mi premeva leggere prima di molti altri, soprattutto perchè classificato come distopia, uno dei generi che mi intriga di più in assoluto. Ma... no, non è proprio per me. Ho sempre fatto moltissima fatica ad apprezzare le storie di sopravvivenza, soprattutto se ambientate su isole. è proprio una tipologia di ambientazione che mi risulta un po' pesante: non ci sono descrizioni di paesaggi troppo particolareggiate o pompose, tutt'altro, ma le parti di esplorazione, che sono comunque una componente importante del libro, mi hanno annoiato parecchio. La storia in se per se mi ha coinvolta: vedere la nascita e la crescita di questa società composta da soli bambini è stato interessante e sicuramente è il punto di forza del racconto. Non sono, però, riuscita a empatizzare con nessuno dei personaggi principali, in particolare Ralph che per quanto sia spacciato come "personaggio positivo" in più di un'occasione si è dimostrato tutt'altro che buono e gentile, soprattutto nei confronti di Piggy. Trovo molto vicino il tema dei bambini presi di mira da atti di bullismo, e ho provato vera e propria sofferenza nel leggere della sua situazione, soprattutto nella prima parte del libro. Anche ben ricreata l'atmosfera di tensione e di "imminente pazzia". è un libro che bisogna saper un po' interpretare, in alcune parti è difficile capire cosa è reale e cosa no. La fine molto frettolosa mi ha lasciata un po' interdetta, ma nel complesso posso dire che il libro mi è piaciuto. Mi aspettavo un qualcosa di più: non è il mio libro della vita, ma non è nemmeno un brutto libro.