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4h 38m
Genere: Poesia,
Editore: Einaudi
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 139 Pagine
Isbn 10: 8806222759
Isbn 13: 9788806222758
Trama
Il prato bianco uscì da un piccolo, raffinato editore, l'Obliquo, nel 1997. Era la terza raccolta poetica di Francesco Scarabicchi, che con quel libro entrava a pieno diritto fra i maggiori poeti italiani contemporanei, confermandosi poi a più riprese nei vent'anni che sono seguiti. L'atmosfera invernale evocata fin dal titolo fece parlare Gian Carlo Ferretti di «uno scenario dominato dal gelo, dalla neve, dal bianco, quasi immagini di un mondo in letargo, invisibile, ma segretamente vivo e disposto al risveglio». È in questa situazione di apparente abbandono che le immagini della natura si fanno precise: prati, serre, fiori, alberi: descrizioni realistiche ma anche metafore a indicare cura e accudimento. Sono paesaggi di una natura coltivata, non selvaggia, e questo accudimento meticoloso, nonostante l'ala fredda che incombe su persone e cose, sembra essere la cifra dell'umanità che emerge da questi versi, già a partire dalla prima poesia. Curarsi di ciò che sopravvive, celebrare senza retorica ciò che è destinato a non sopravvivere: quella di Scarabicchi è una malinconia composta e quasi serena anche quando, nel nucleo centrale del libro, viene affrontato più direttamente il tema della morte: e sono forse le poesie più intense di tutto il libro.
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