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Editore: Castelvecchi
Anno: 2014
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 60 Pagine
Isbn 13: 9788868261528
Trama
Il pentimento non è il semplice rifiuto di ciò che si è stati, ma è la volontà determinata ad essere diversi, a individuare la profondità delle proprie colpe e a liberarsi da esse per rinascere a nuova vita. Nelle pagine di questo libro, pubblicate nel 1921 all'interno della sua opera "L'eterno nell'uomo", il filosofo Max Scheler analizza lo spontaneo emergere del senso di colpa che segue gli effetti negativi delle azioni di cui siamo praticamente e moralmente responsabili. Pentirsi significa riconoscere la colpa come propria e, così facendo, elevarsi al di sopra dell'errore compiuto e predisporsi a futuri comportamenti virtuosi. L'autentico pentimento si rivela allora una delle vie più complesse, e spesso dolorose, che mettono in relazione la finitezza della nostra persona umana con l'infinita misericordia divina. Nonostante il riferimento dichiarato alla dottrina cattolica, la riflessione di Scheler supera l'orizzonte confessionale e afferma la possibilità, non potendo eliminare il male, di superarlo volta per volta attraverso l'incessante lavoro su noi stessi. Introduzione di Angela Ales Bello.
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