Tempo di lettura stimato:
18h 14m
Editore: Adelphi
Anno: 1994
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 547 Pagine
Isbn 13: 9788845905100
Trama
Questo libro è l’ultimo lavoro a cui si dedicò Mario Praz: una vasta scelta dai suoi scritti di viaggio (in buona parte mai prima raccolti), preceduta da un’introduzione inedita, che è un magistrale profilo della storia del Grand Tour. In queste pagine Praz osserva che «pochi viaggiatori sanno essere personali, sanno vedere con occhi che penetrano nell’essenza delle cose» – e accenna a certi scrittori che hanno lasciato, nei loro diari, puri elenchi di monumenti e chiese visitate. Praz è ovviamente l’opposto: come nella sua attività di critico era attratto sempre e soltanto dalla peculiarità – e dal risuonare delle peculiarità l’una sull’altra – così nella sua veste di viaggiatore lascia vibrare la sua attenzione, di preferenza, non già dinanzi agli spettacoli obbligatori, ma dinanzi a scene laterali, ad angoli dimenticati, a piccole enclaves nello spazio, verso le quali il suo passo rabdomantico è ogni volta attirato.
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