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Editore: Bollati Boringhieri
Anno: 2011
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 306 Pagine
Isbn 13: 9788833922133
Trama
Negli ultimi trentìanni è cambiata l'antropologia di base delle scienze umane. L'immagine dell'uomo ha dovuto fare i conti con un nuovo naturalismo, che ha portato a compimento il processo di decentramento della soggettività iniziato con Copernico e Galileo e proseguito con Darwin e Freud. Un presupposto metodologico che era stato dato per autoevidente, quello dell'assoluta diversità della natura umana rispetto a quella animale, è andato definitivamente in frantumi. In questo quadro, la psicologia scientifica è giunta a risultati talora apparentemente paradossali. La psicologia intuitiva - ci spiega questo libro - è come l'astronomia intuitiva: come siamo inclini a credere che il Sole giri intorno alla Terra e che la Terra stia al centro dell'universo, così anche l'autocoscienza umana viene presa intuitivamente come un dato primario. E ormai non è più sufficiente a correggere questa ingenuità il ricorso all'inconscio di Freud. In panni da antimaestro illuminista, Giovanni Jervis scandaglia qui senza dogmatismi le complessità della "scienza della mente", esplorando alcuni temi all'intersezione di psicologia è filosofia: l'inconscio, la coscienza, l'identità, l'io, la persona. Un'esplorazione che ci svela i miti, i riti e le retoriche dell'interiorità.
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