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Genere: Commercio-Storia,
Editore: Marco Tropea Editore
Anno: 2010
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 511 Pagine
Isbn 13: 9788855801041
Trama
"L'inclinazione al commercio, al baratto e allo scambio di una cosa per un'altra, è propria di tutti gli uomini, e non si ritrova in nessuna altra razza di animali". Così Adam Smith, in "La ricchezza delle nazioni". Ma quello del commercio è anche il grande romanzo dell'uomo, che si mette in viaggio con l'animo incerto, tra il desiderio della scoperta e quello del ritorno. Una storia epica e drammatica, che comincia agli albori della civiltà, in Mesopotamia, dove i primi mercanti, carichi di orzo, rame e avorio, iniziarono a discendere e risalire il corso del Tigri e dell'Eufrate. Che si rinnova sulle rotte che dall'Oriente a Roma, attraverso le tempeste monsoniche, portavano la seta nel cuore dell'Impero. Che si afferma nel monopolio portoghese sulle spezie nel Cinquecento; nei tentativi della Spagna di aggirare i presidi di una potentissima Venezia; nella corsa allo zucchero della Giamaica, su cui l'Inghilterra fonderà il suo impero mercantile; nelle tecniche finanziarie che permisero alla fiorente e libera Olanda di costruire le sue fortune nel Seicento, mentre milioni di nativi africani erano deportati verso un destino di schiavitù. Ma è con l'era moderna che il commercio diventa materia di studio scientifico. Gli stati nazionali si dotano di ministri e tecnocrati, sorgono le banche centrali, Londra diventa la prima piazza di scambio; i commerci, per effetto dell'espansione imperialista e della Rivoluzione industriale, conoscono un'impennata straordinaria.
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