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Il gatto venuto dal cielo (9)

Hiraide Takashi

Genere: Animali, Autobiografici, Letteratura

Editore: Einaudi

Anno: 2016

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 132 Pagine

Isbn 10: 880623031X

Isbn 13: 9788806230319

Trama

Un uomo e una donna sono sposati da poco, eppure sembra che già  non abbiano più nulla da dirsi: forse è l'abitudine, forse è qualcosa di oscuro che li sta allontanando. Ma un giorno un gatto entra nella loro vita. E la cambia per sempre. Chibi si autoinvita nella loro cucina e come una brezza dolce e scatenata spazza via i silenzi che dividevano marito e moglie. Giorno dopo giorno, le visite della piccola ospite - Chibi rifiuterà  sempre di farsi adottare: è uno spirito libero lei! - regalano gioie nuove, scoperte continue, un modo diverso di prendersi cura l'uno dell'altro. Con una sensibilità  tutta giapponese, Hiraide Takashi è riuscito come pochi altri a fare di un animale un personaggio a tutto tondo, sorprendente, assolutamente indimenticabile, capace di rasserenare i cuori, di illuminare anche la malinconia più buia. Di donare nuova vita a un amore ritrovato.

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Le recensioni degli AccioBookers

Katelikki

Recensito il 16/11/2022

Il libro narra del rapporto tra due coniugi e una gatta di nome Chibi di proprietà dei loro vicini che va a far loro visita ogni giorno. Con il passare del tempo il legame tra i due e l'animale diventerà sempre più profondo pur non essendo loro i suoi veri padroni. Purtroppo sono rimasta molto delusa da questa lettura poiché l'incipit mi aveva ricordato i romanzi di Banana Yoshimoto ma si è rivelato essere molto al di sotto delle aspettative. La storia non segue una vera e propria trama e non ha un vero finale, la narrazione è piatta e si sofferma molto sulla descrizione dei luoghi ed è quasi priva di dialoghi. L'ho trovato molto noioso. SCAMBIATO

La biblioteca di Marghe

Recensito il 12/05/2023

Marito e moglie abitano in affitto in una piccola dépendance di una villetta giapponese tipica, lavorano entrambi per delle case editrici e passano le loro notti seduti ognuno alla propria scrivania a lavorare. Due le regole principali date dalla padrona di casa: niente animali e niente bambini; nessun problema per loro che non hanno mai mostrato particolare interesse nell’avere un figlio o nel possedere un animale domestico. Un giorno qualunque però entra nella loro casa una gattina con un collare con un piccolo campanellino; la gatta appartiene alla famiglia che abita vicino alla loro casa e si chiama Chibi e da quel giorno inizia ad andare a trovare la coppia tutti i giorni. Diventa così anche la “loro gatta”, anche se non si farà mai prendere in braccio, con un posticino speciale dove dormire e mangiare, e questa compagnia diventa per loro indispensabile. Giorno dopo giorno marito e moglie che sembravano così lontani, grazie a questa piccola ospite si riavvicinano e riscoprono la gioia di stare insieme, condividendo l’amore per un animale domestico, un amore che non avrebbero mai pensato di provare.

Mi aspettavo decisamente molto di più. La storia in sè (autobiografica) è carina e la narrazione è quella tipica giapponese. Non ho però trovato quello slancio che mi facesse leggere le pagine con empatia, con passione. È indubbiamente delicato e nelle immagini poetico ma niente di più.