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Genere: Pavia-Storia, Architettura lombarda
Editore: Mondadori Electa
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 224 Pagine
Isbn 13: 9788891809995
Trama
Il Collegio Ghislieri di Pavia venne fondato nel 1567 da papa Pio V, al secolo Antonio Michele Ghislieri, nel quadro di una più ampia politica di riorganizzazione del sapere e dei luoghi di produzione della conoscenza della Chiesa dopo il concilio di Trento. Il progetto del palazzo destinato a ospitare la comunità degli alunni venne affidato a Pellegrino Tibaldi, protagonista dell'architettura in Lombardia nel secondo Cinquecento, e la sua costruzione si protrasse sino ai primi del Seicento, coinvolgendo altri professionisti come Martino Bassi. Il palazzo del collegio si inserì subito nel dibattito sulle residenze collettive per studenti universitari e sui luoghi della formazione, costituendo uno dei prototipi illustri nei successivi sviluppi del tema. Nel corso del Sei-Settecento e dell'Ottocento, i mutati contesti politico-culturali – il riformismo asburgico, la restaurazione, il passaggio alla nuova Italia unita – determinarono molteplici riassetti e ampliamenti riguardanti anche lo spazio pubblico antistante, la piazza, che rappresenta un'ineguagliata scenografia urbana. Infine tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del Novecento gli ampliamenti del complesso e la costruzione della nuova sezione femminile condussero all'attuale conformazione architettonica, dove tuttora si svolge la vita quotidiana di un'istituzione che oggi opera sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è riconosciuta dal Ministero dell'Università come “Ente di Alta Qualificazione Culturale”.
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