Tempo di lettura stimato:
3h 54m
Editore: Sansoni
Anno: 1978
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 117 Pagine
Trama
David Shaw, un bambino di undici anni, serio, responsabile, attento, con due genitori un po' svampiti, dei nonni telemaniaci e uno zio strambo e simpatico; un pony di nome Mustang e un viaggio attraverso un immenso paese: questi gli ingredienti, e il cuoco è un famoso scrittore americano di origine italiana: Mario Puzo.
La vicenda si svolge rapida lungo un itinerario la cui lunghezza è da capogiro: quasi cinquemila chilometri, più di quattro volte l'Italia dalla Alpi alla Calabria. E' un viaggio nello spazio e anche nel tempo, ma soprattutto nella fantasia. Nel tempo poiché durante il suo viaggio Davie cresce sia fisicamente che mentalmente; nella fantasia perché il modo di viaggiare, le persone incontrate, le avventure corse sembrano appartenere a un mondo assai lontano dal nostro, ormai ossessionato dalla velocità e dalla tecnologia. Non per niente il ritorno in aereo con i genitori è per Davie l'"episodio meno interessante delle vacanze estive".
Parlare di viaggio fantastico non significa però che si tratti di un viaggio irreale, o peggio, incredibile. La fantasia dell'artista non tradisce la realtà, piuttosto la rende maggiormente interessante eliminando le cose meno significative o banali. Nonni con ventidue televisori in casa, zii che credono di poter fare grandi scoperte scientifiche, seguaci di strane religioni, ragazze che allevano serpenti, ferrovieri che vivono in una casa-vagone, o anche cocchieri come Josh il Grosso, venditori di salsicce come Emil e vecchie signore come Madame de Krantz - e Davie stesso - non sono personaggi impossibili o inesistenti: l'umanità ci fornisce esempi anche più singolari. Essi sono caso mai esasperati, ma tale esasperazione serve in modo egregio all'autore per fornirci un'immagine delicatamente ironica di un paese immenso e contraddittorio.
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