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Genere: Vagina, Cultura-Storia
Editore: Rizzoli
Anno: 2010
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 147 Pagine
Isbn 13: 9788817038386
Trama
Per i cristiani apriva la porta dell'inferno (ma in molti l'hanno attraversata volentieri), per le femministe è stata una rivendicazione di libertà. Nei secoli le donne l'hanno esposta per celebrare i funerali, convincere le piante a crescere e gli uomini a scendere in guerra. I mariti gelosi non hanno esitato a metterla sotto chiave, facendo la fortuna dei bravi fabbri. Fattucchiere e levatrici hanno dispensato consigli per profumarla o rassodarla, stringerla o manipolarla, aprirla o cucirla. In Polinesia si dice che, infiammata, abbia dispensato il dono del fuoco; nel Togo girovagava libera e impudica alla ricerca di uomini e animali con cui accoppiarsi, finché uno scorpione la punse e la costrinse a rifugiarsi tra le gambe di una donna. Qui trovò riposo ma non pace: apprezzata, offesa, spesso temuta, non per questo evitata, la vagina continua a troneggiare al centro dell'immaginario collettivo. Dai miti fondativi della psicoanalisi alle vergini preistoriche ipertrofiche, dai gadget fallici delle culture primitive all'invenzione del vibratore per curare l'isteria femminile, dalla filosofia estetica della depilazione alla revirgination e all'infibulazione, Duccio Canestrini ci accompagna in un viaggio attraverso le epoche, i luoghi e le civiltà, alle radici dell'innata profondità femminile. Un "nulla coperto da una macchia di peli" - così la liquidava Pasolini - che pure non ha mai smesso di affascinare esperti, cultori e semplici appassionati che in lei omaggiano l'origine.
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