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I donatori di sonno (3)

Karen Russell

Editore: Sur

Anno: 2023

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 158 Pagine

Isbn 10: 886998334X

Isbn 13: 9788869983344

Trama

Gli Stati Uniti sono afflitti da un'epidemia di insonnia così forte da essere letale. Trish, sorella di una delle prime vittime, lavora per un'associazione non-profit che effettua trasfusioni di sonno: è stata lei a trovare la Piccola A, l'unica donatrice universale finora conosciuta, una neonata il cui sonno purissimo non causa mai crisi di rigetto nei pazienti; ma mentre la ricerca di donatori continua senza sosta, il padre della Piccola A è sempre più riluttante a sottoporre la figlia ai prelievi. Quando dal sonno di un donatore sconosciuto si scatena un'infezione di orribili incubi, Trish dovrà prendere una decisione difficilissima.

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Le recensioni degli AccioBookers

RebeRoss

Recensito il 01/02/2023

Nella mitologia greca il fiore del papavero era il dono fatto da Hypnos, il dio del sonno, a Demetra, per aiutarla a sognare di nuovo. Demetra era sfinita dalla lunga ricerca della figlia perduta, che Ade aveva rapito per farne la sua sposa negli Inferi. Ecco, Demetra era talmente stanca che non riusciva più a fare crescere i raccolti. Ma i papaveri di Hypnos le fecero un incantesimo. Si addormentò, e al risveglio il grano cresceva di nuovo alto e verde”

L’idea alla base di questo libro pesca a piene mani dal nostro presente tratteggiando i confini di una epidemia di insonnia per la quale le persone cominciano a morire. Ovviamente qualsiasi tentativo di isolarne la portata fallisce e i ricercatori cominciano ad operare delle vere e proprie trasfusioni di un riposo salvifico. Tutto (apparentemente) bene finché nel sonno trasfuso non compare un incubo di fronte al quale la morte per insonnia sembra altamente preferibile.

La domanda attorno a cui si snoda l’intera narrazione, di fatto, è di carattere etico: “fino a che punto spingersi per salvare le persone? Esiste un limite morale alla menzogna e alla strumentalizzazione? Quanto siamo disposti a sacrificare di noi stesso o delle persone che amiamo in nome di un futuro forse venturo?”. Apparentemente scontata, di fatto lo è molto meno se a quella domanda proviamo a rispondere ogni giorno. Il confine tra quello che riteniamo giusto e che realizziamo in quanto tale può essere molto più labile del previsto. Quale responsabilità individuale per il bene collettivo? Il trauma della malattia e la sua paura valgono davvero tutto? Quanto valgono le vite innocenti fuori dai nostri giardini?

giulsporchia

Recensito il 14/06/2023

3.5✨
di questo libro posso dire di aver amato tantissimo le metafore e le similitudini che ne costellavano le pagine: mi ritrovavo ammaliata a sottolineare gli accostamenti di parole che facevano comparire un’immagine cristallina nella mia testa. 
purtroppo però, ho trovato anche tanti difetti che non mi hanno fatto gustare il libro al 100%. primo fra tutto il fatto che il romanzo non si concentrasse molto sull’epidemia di per sé ma piuttosto sull’etica, su quanto fosse giusto o sbagliato gestire l’insonnia e le donazioni in un determinato modo. in secundis, ho trovato molte riflessioni gettate a caso nelle pagine, momenti in cui la protagonista faceva dei voli pindarici nei suoi pensieri, toccando picchi filosofici non richiesti. 
tutto sommato è un libro che mi sento di consigliare, senza però fomentare le aspettative di nessuno.

Stefi

Recensito il 11/08/2023

In America moltissime persone si ritrovano a combattere con l'insonnia, che in tanti casi risulta talmente feroce da portare addirittura alla morte. Tra queste c'è anche la sorella di Trish, la protagonista di questa storia inquieta. Trish lavora in un'azienda che ha messo a punto una sofisticata tecnica per accumulare il sonno di chi ancora riesce a dormire e poterlo donare a chi soffre di insonnia. Non tutte le donazioni risultano compatibili, almeno fino a quando Trish non scopre l'esistenza di una neonata il cui sonno non viene mai rigettato dagli insonni.

La storia è davvero innovativa, mi ha conquistata fin dalla prima pagina e mi sono sentita inghiottita da questa ansia che aleggia in tutto il libro, domandandomi quanto sia giusto sacrificare qualcuno di assolutamente innocente in nome della collettività. Tuttavia ho la sensazione che manchi qualcosa a questo romanzo, avrei preferito uno sviluppo della trama più accurato e alcune dinamiche tra i personaggi mi hanno lasciata perplessa, infatti quando l'ho finito ho sentito una punta di delusione.