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Genere: Economia politica, Consumi
Editore: Gremese Editore
Anno: 2008
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 143 Pagine
Isbn 13: 9788884405319
Trama
"È gratis!": una frase accattivante, che per pochi istanti ci rende felici e ci induce ingannevolmente a ritenerci liberi dalla schiavitù del denaro e della regola del do ut des. Eppure non ci soffermiamo mai a riflettere sul significato della parola, forse perché preferiamo semplicemente godere dei suoi effetti senza preoccuparci troppo se essa nasconda dietro di sé intenti di altro genere. Difficile immaginare, d'altra parte, che il concetto stesso di "gratuità" abbia alle spalle una storia antichissima e sia stato oggetto nei secoli di studi e discussioni. La dissertazione proposta da Francine Markovits in questo volume mette in luce le implicazioni filosofiche, religiose, politiche ed economiche della gratuità. Il discorso prende spunto dal mito di Prometeo per poi approfondire l'argomento fino a importanti questioni emerse in questi ultimi anni, dalla distribuzione dell'acqua (risorsa ormai preziosissima e rara) all'istruzione e alla sanità pubblica, dall'accesso a Internet al copyright nell'ambito informatico, senza dimenticare il diffusissimo caso dei quotidiani gratuiti. Procedendo per intuizioni e associazioni di idee, il pensiero di Markovits segue un filo che, inaspettatamente e in modo del tutto originale, unisce grandi pensatori come Rousseau, Marx e Adam Smith - solo per citarne alcuni -, ma anche eminenti studiosi contemporanei. Un libro che aiuta a riflettere sul carattere illusorio e ingannevole del concetto di gratuità.
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