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Genere: Antropologia culturale, Germania-Cultura
Editore: Feltrinelli
Anno: 1995
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 240 Pagine
Isbn 13: 9788807813160
Trama
"Germania segreta" è il libro con cui Jesi inaugura, nel 1967, il suo originale cantiere di mitologo della modernità. Meditando sugli orrori del nazifascismo, egli affronta il problema della produzione di nuovi miti o delle rinascite, in forme distorte, delle immagini e dei racconti dell'antichità. Campo naturale d'indagine è la grande cultura tedesca fra Otto e Novecento: da Wagner a Mahler, da Nietzsche a Mann e Kafka, dall'Espressionismo a Brecht, Jesi esamina il rapporto inevitabile e complesso che l'artista intrattiene con un mito ormai estraneo a quel che un tempo era stato, ossia rivelazione gioiosa offerta alla coscienza collettiva. Nell'arte moderna, infatti, la fanciulla divina riappare nelle ambigue sembianze della femme fatale, la presenza opaca della morte domina l'immaginario della poesia mentre la città rivela una natura minacciosa e oppressiva. Accade allora che il poeta o il filosofo patiscano di persona, fino alla malattia, la loro vicinanza alle figure affascinanti e demoniache. In pagine che anticipano "Cultura di destra", l'analisi di Jesi si sposta poi dalla malattia alla colpa: è il caso dei teorici nazisti, divulgatori di un mito germanico posticcio, di immagini ipnotiche e mortifere.
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