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Genere: Antropologia, Fiabe, Mitologia
Editore: Iperborea
Anno: 2016
Lingua: Italiana
Rilegatura: Brossura
Pagine: 209 Pagine
Isbn 10: 8870914690
Isbn 13: 9788870914696
Trama
Terra di miti e leggende che sembrano riecheggiare ancora nei suoi paesaggi lunari, l’Islanda ha dato voce alla sua creatività anche in un originale patrimonio di fiabe, qui raccolte in un’antologia inedita. Un mondo di castelli stregati, lotte in sella ai draghi e viaggi per mare con le barche di pietra dei troll, popolato da bellissime regine che si rivelano orchesse, elfi dispettosi che è bene farsi amici, giganti a tre teste che escono dalle grotte di lava, e una natura «vivente» piena di misteri, dove ogni roccia, animale o corso d’acqua può nascondere un’insidia o una presenza fatata. Storie che raccontano l’eterna lotta tra il bene e il male a colpi di magie, metamorfosi e prove di astuzia e di coraggio, ma anche l’origine di un proverbio o di un’antica credenza che fonde il sacro e il pagano, come quella degli elfi, i «figli sporchi» che Eva non è riuscita a lavare prima di una visita di Dio e che da allora dimorano negli anfratti rifuggendo ogni sguardo umano. Storie in cui i motivi di Biancaneve o della Bella addormentata hanno risvolti per noi inaspettati, e se la giustizia trionfa sempre come vuole la tradizione, punendo i malvagi e dando felicità e ricchezza ai probi, ogni fiaba ci sorprende con uno humour irriverente, un’inedita sensualità o una crudezza che ricorda le saghe. Pagina dopo pagina ci avviciniamo all’anima di un popolo che nelle solitudini boreali ha sempre viaggiato con la parola, l’immaginazione, la poesia.
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NYA
---Dalla fiaba di Ásmundur e il vento: [...]«Sono Ásmundur Karlsson e sono venuto a pretendere un risarcimento, perché hai fatto volare via tutto il fieno dal campo di mio padre». «Ha ah!» disse la voce nella collina. «Non è mia abitudine risarcire certi scherzi, ma visto che sei venuto fin qui e ti sei accollato questa responsabilità, voglio fare un'eccezione e accontentarti. Vai a est della collina, troverai un puledro. Per sua natura caga cibo e piscia latte: puoi tenerlo e portarlo a casa con te». --- Le fiabe in parte assurde, altre divertenti, molte con un linguaggio a volte rozzo e popolano, altre dalla cruda immaginazione, sono tutte raccolte in questo libricino. Appartenendo a una tradizione orale successivamente trascritta vi si possono trovare diversi dettagli simili, come: nomi ripetuti (tra cui Sigurdur, Helga, Signy etc.), ma anche molte fiabe con la trama simile che riflettono la realtà della società contadina povera (la fame, le ingiustizie, le violenze, le sopraffazioni) e la realtà della società Reale ( la richezza dei Re e delle Regine, il potere, la sfarzosità) e infine non manca la parte magica con Troll, Orchi, Elfi ed eroi di vario genere. - Fiabe preferite: LE MOGLI SEMPLICIOTTE, IL GRIGIO, GORVÖMB. ⭐⭐⭐⭐/5. Non so dire con l'esattezza cosa non mi abbia convinto di questo libro da non regalargli anche la quinta stella --- forse avrei preferito una selezione maggiore tra quelle ripetitive, per quanto però studiarne il confronto non è stata un idea malvagia. Ho forse l'insoddisfazione di non riuscire a finire alcune fiabe perché incomplete. O più semplicemente, come folletto, è proprio la fiaba in se che non è il mio genere, troppo breve, troppo rapida. Non lo sapró mai.