Tempo di lettura stimato:
11h 26m

8 utenti lo scambiano | 2 utenti lo vendono |

Educazione siberiana (17)

Nicolai Lilin

Genere: Formazione, Young Adults, Adolescenti

Editore: Einaudi

Anno: 2010

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 343 Pagine

Isbn 10: 8806202561

Isbn 13: 9788806202569

Trama

Cosa significa nascere, crescere, diventare adulti in una terra di nessuno, in un posto che pare fuori dal mondo? Pochi forse hanno sentito nominare la Transnistria, regione dell'ex Urss autoproclamatasi indipendente nel 1990 ma non riconosciuta da nessuno Stato. In Transnistria, ai tempi di questa storia, la criminalità  era talmente diffusa che un anno di servizio in polizia ne valeva cinque, proprio come in guerra. Nel quartiere Fiume Basso si viveva seguendo la tradizione siberiana e i ragazzi si facevano le ossa scontrandosi con gli "sbirri" o i minorenni delle altre bande. Lanciando molotov contro il distretto di polizia, magari: "Quando le vedevo attraversare il muro e sentivo le piccole esplosioni seguite dalle grida degli sbirri e dai primi segni di fumo nero che come fantastici draghi si alzavano in aria, mi veniva da piangere tanto ero felice". La scuola della strada voleva che presto dal coltello si passasse alla pistola. "Eravamo abituati a parlare di galera come altri ragazzini parlano del servizio militare o di cosa faranno da grandi". Ma l'apprendistato del male e del bene, per la comunità  siberiana, è complesso, perché si tratta d'imparare a essere un ossimoro, cioè un "criminale onesto". Con uno stile intenso ed espressivo, anche in virtù di una buona ma non perfetta padronanza dell'italiano, a tratti spiazzante, con una sua dimensione etica, oppure decisamente comico, Nicolai Lilin racconta un mondo incredibile, tragico, dove la ferocia e l'altruismo convivono con naturalezza.

Altre edizioni

Altri libri dello stesso autore

Autori che ti potrebbero interessare

Le recensioni degli AccioBookers

dianagrnlp

È stato un romanzo crudo e doloroso. Molto intenso! "Una sera,mentre andava verso la ferrovia, i militari gli hanno sparato alla schiena come dei vigliacchi, senza neanche uscire dalla macchina blindata, e l hanno lasciato morto sulla strada. Quando l'ho saputo mi sono sentito subito adulto, qualcosa dentro di me è morto per sempre: l'ho avvertito molto bene, é stata una sensazione quasi fisica, quando attraverso il tuo corpo ti rendi conto che certe idee, fantasie, comportamenti, non li riavrai mai più, per colpa del peso che ti è caduto sulle spalle."

Djorgio

Romanzo di formazione scritto così e così ma con un contenuto di grande carattere e pathos.