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Dove non mi hai portata. Mia madre, un caso di cronaca (12)

Maria Grazia Calandrone

Editore: Einaudi

Anno: 2022

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 256 Pagine

Isbn 13: 9788806257477

Trama

1965. Un uomo e una donna, dopo aver abbandonato nel parco di Villa Borghese la figlia di otto mesi, compiono un gesto estremo. 2021. Quella bambina abbandonata era Maria Grazia Calandrone. Decisa a scoprire la verità, torna nei luoghi in cui sua madre ha vissuto, sofferto, lavorato e amato. E indagando sul passato illumina di una luce nuova la sua vita. "Dove non mi hai portata" è un libro intimo eppure pubblico, profondamente emozionante e insieme lucidissimo. Attraversando lo specchio del tempo, racconta una scheggia di storia d'Italia e le vite interrotte delle donne. Ma è anche un'indagine sentimentale che non lascia scampo a nessuno, neppure a chi legge. Quando Lucia e Giuseppe arrivano a Roma è l'estate del 1965. Hanno con sé la figlia di otto mesi, sono innamorati, ma non riescono a liberarsi dall'inquietudine che prova chi è braccato. Perché Lucia è fuggita da un marito violento che era stata costretta a sposare e che la umiliava ogni giorno, e ha tentato di costruirsi una nuova vita proprio insieme a Giuseppe. Per la legge dell'epoca, però, la donna si è macchiata di gravi reati: relazione adulterina e abbandono del tetto coniugale. Prima di scivolare nelle acque del Tevere in circostanze misteriose, la coppia lascia la bambina su un prato di Villa Borghese, confidando nel fatto che qualcuno si prenderà cura di lei. Più di cinquant'anni dopo quella bambina, a sua volta diventata madre, si mette in viaggio per ricostruire quello che è davvero successo ai suoi genitori. Come una detective, Maria Grazia Calandrone ricostruisce la sequenza dei movimenti di Lucia e Giuseppe, enumera gli oggetti abbandonati dietro di loro, s'informa sul tempo che impiega un corpo per morire in acqua e sul funzionamento delle poste nel 1965, per capire quando e dove i suoi genitori abbiano spedito la lettera a «l'Unità» in cui spiegavano con poche parole il loro gesto. Dopo "Splendi come vita", in cui l'autrice affrontava il difficile rapporto con la madre adottiva, "Dove non mi hai portata" esplora un nodo se possibile ancora più intimo e complesso. Indagando la storia dei genitori grazie agli articoli di cronaca dell'epoca, Calandrone fa emergere il ritratto di un'Italia stanca di guerra ma non di regole coercitive. Un Paese che ha spinto una donna forte e vitale a sentirsi smarrita e senza vie di fuga. Fino a pagare con la vita la sua scelta d'amore.

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Le recensioni degli AccioBookers

Carla Lentini

Recensito il 11/04/2023

Per la prima metà del libro ho pensato più volte di abbandonare. Una descrizione, per me, a tratti pesante di ambienti, personaggi, accadimenti storici.

Leggendo la trama, mi sembrava quasi che non c'entrasse con il libro che stavo leggendo. Poi, da metà libro più o meno, la svolta: l'ho divorato. Si percepisce tutto il reale coinvolgimento dell'autrice, il suo legame coi genitori per il quale sta cercando un riscatto dopo decenni di storie raccontate a metà.

Lo consiglio, magari saltando qualche pagina qua e là se l'inizio sembra troppo prolisso.

Antonelladr64

Recensito il 04/08/2023

“Ogni cosa che ho visto di te, te la restituisco amata” 🩵

cri_stina88

Recensito il 04/10/2023

Emozionante