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4h 48m
Editore: Castelvecchi
Anno: 2022
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 144 Pagine
Isbn 13: 9788832908688
Trama
In questo studio i concetti di “diritto” e “violenza” si rivelano interconnessi e genealogicamente legati. Attraverso la lettura delle tragedie classiche, fra cui l’Agamennone, le Eumenidi e Edipo re, ma anche dei testi di Heinrich von Kleist, Walter Benjamin e Heiner Müller, viene analizzato il paradosso che da sempre accompagna il diritto: nato per porre fine alla violenza, la reitera subendone lo stesso destino. Christoph Menke propone così un’idea diversa e nuova di “destituzione” del diritto, che non si configura né come “soppressione”, né come “superamento”, ma nemmeno come occultamento dei paradossi che lo costituiscono: si tratta di pervenire a una attuazione autoriflessiva del diritto, consapevole, “riluttante” (e dunque limitata), giudicante il giudizio stesso attraverso cui si impone la legge, critica contro ogni esercizio potestativo di volontà senza significato.
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