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Genere: Sociologia,
Editore: Einaudi
Anno: 1972
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 331 Pagine
Isbn 10: 8806334077
Isbn 13: 9788806334079
Trama
Questo volume comprende gli interventi più interessanti nel vasto dibattito intorno al problema del metodo della ricerca sociologica che fu aperto, in Germania, dalle relazioni sulla Logica delle scienze sociali tenute da Karl R. Popper e Theodor W. Adorno al congresso della Società tedesca di sociologia che ebbe luogo a Tübingen nell'ottobre 1961. Le due relazioni propongono metodi radicalmente diversi, basati l'uno sui criteri della correttezza, coerenza e chiarezza formale, l'altro sui concetti dialettici della totalità, della contraddizione, del primato del contenuto sulla forma, dell'oggetto sul metodo: «La società è contraddittoria eppure determinabile; è razionale e irrazionale insieme, è sistematica e irregolare, è cieca natura ed è mediata dalla conoscenza. Di questo deve tener conto il metodo della sociologia. Altrimenti finisce, però zelo puristico contro la contraddizione, nella contraddizione più fatale: quella fra la sua struttura e la struttura del suo oggetto… La scienza sociale è continuamente minacciata dal pericolo di non riuscire a conoscere il proprio oggetto, per eccessivo amore della chiarezza ed esattezza». «I metodi non dipendono dall'ideale metodologico ma dalla cosa». «… nessun elemento può essere compreso (neppure limitatamente al suo funzionamento) senza considerare il tutto, che ha la sua essenza nel movimento del singolo stesso». Ai due saggi si richiamano rispettivamente gli esponenti dell'indirizzo positivistico e della scuola di Francoforte. In questo volume, la polemica tra le due correnti è rappresentata in modo particolarmente vivace dai due saggi di Habermas (che sviluppa le tesi adorniane nella direzione che gli sta particolarmente a cuore della problematica del rapporto teoria-prassi, fatti-valori) e da quelli di Albert, che hanno la forma di replica diretta, punto per punto, ai saggi di Habermas. Il libro è aperto da una lunga introduzione di Adorno, che offre all'autore il destro per una serie di considerazioni acute e brillanti che fanno di esso uno dei più importanti contributi in campo sociologico del filosofo scomparso nel 1969.
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