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Genere: Fantasy,
Editore: Gainsworth Publishing
Anno: 2016
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rigida
Pagine: 258 Pagine
Isbn 10: 8899437076
Isbn 13: 9788899437077
Trama
Milano, 1499.
Il Castello Sforzesco è sotto assedio, fuori dall'esercito francese e dentro da un assassino che nessuno può vedere o fermare.
La tranquilla esistenza di Giacomo, giovane apprendista di Leonardo da Vinci, viene all'improvviso sconvolta dai segreti blasfemi del suo maestro, che riportano alla luce enigmi, misteri alchemici, veleni e, soprattutto, presenze mostruose.
Salvare la sua amata Cecilia dalle grinfie del Duca di Milano si trasforma in un'impresa quasi impossibile di fronte alla folle missione che il caso pare avergli affidato: fermare una creatura che non dovrebbe esistere fuori dagli incubi, ma che sembra ben intenzionata a togliergli tutto ciò che ha importanza nella sua vita.
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Heideblume
Tarenzi romanza il soggiorno milanese di Leonardo da Vinci, le ultime settimane del regno di Ludovico il Moro e la presa del Castello Sforzesco da parte dei francesi. La voce narrante è il suo apprendista Giacomo da Vimercate. Mentre tutti combattono una guerra politica, Leonardo combatte una battaglia personale nella quale Giacomo si ritrova coinvolto suo malgrado. Uno dei suoi esperimenti, infatti, è sfuggito al suo controllo e semina il panico all'interno delle mura. Mystery, cornice storica, lovestory, crisi d'identità degne di un Pirandello, ricerca del proprio posto nel mondo degna di un Frankenstein, intrighi, esperimenti scientifici e alchimia sono tutti elementi sapientemente mescolati che danno vita ad una storia sorprendente. NON è un fantasy storico. Primo, perché le tempistiche coincidono ma alcune modalità sono volutamente romanzate. Secondo, perché le vicende storiche non sono il perno attorno al quale ruota il romanzo. Terzo, perchè lo dice lui nella postfazione. Sarebbe riduttivo anche solo definirlo “fantasy”, giacché qui si riconoscono tanti generi senza che uno spicchi sugli altri. Un sentito grazie adEster Trasforini perché senza i suoi interventi nel gruppo io non avrei mai saputo che Tarenzi esiste, così come non avrei cercato l'anteprima l'estate scorsa. L'ho conservato nel Kobo come “comfort reading” per un eventuale periodo di magra e per mesi l'ho guardato col timore reverenziale di chi è affascinato dalle premesse ma teme il potenziale disincanto della lettura completa. Questo è il mio primo libro di Tarenzi ma il secondo della Gainsworth Publishing. Mi piace che sia ambientato in Italia, che sia scritto da un italiano, che sia imprevedibile e che questo autore non abbia la puzza sotto il naso. Mi piace anche e soprattutto la parte alchemica perché è la prima volta che i procedimenti sono descritti in maniera comprensibile. A ciò aggiungiamo che è scritto bene, in maniera equilibrata, e tratta tematiche inflazionate senza cadere nei cliché o nelle frasi fatte. È una narrazione sincera, sentita e genuina. Sono pienamente soddisfatta dell'acquisto. Ero indecisa se dare 4 o 5 stelle, ma alla fine ho optato per la seconda per il semplice fatto che voglio premiare il libro meglio scritto che mi è capitato di leggere tra le pubblicazioni CONTEMPORANEE (cioè quelli pubblicati dal 2000 in poi).