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Editore: Ponte alle Grazie
Anno: 2009
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 229 Pagine
Isbn 13: 9788862200530
Trama
Quattordici aprile 2008: una sconfitta elettorale senza precedenti spazza via la sinistra radicale dal Parlamento italiano. Fausto Bertinotti, uno degli uomini che ha scritto la storia italiana degli ultimi decenni, sceglie a sua volta di abbandonare l'attività di direzione politica. In questa narrazione riemergono i momenti salienti di un percorso che da sempre è guidato dalla passione politica, non un'autobiografia ma il racconto di una vera e propria educazione sentimentale e intellettuale. Dopo l'infanzia a Milano, la guerra, i ricordi di vita familiare, le prime letture, un unico filo rosso unisce la carriera del sindacalista tra gli anni Sessanta e Ottanta a quella del leader spregiudicato e innovativo dell'ultimo quindicennio, sempre in bilico fra spinta ideale e concretezza sociale, radicalità e realismo. Ora è giunto il momento di fermarsi a riflettere sul passato, ma soprattutto sulle possibilità di un ennesimo slancio in avanti: non è possibile rimanere muti dinanzi al virus della crisi, non è possibile sottrarsi alle provocazioni delle nuove destre in Europa, della globalizzazione senza freni. La strada dell'utopia concreta non si è conclusa: "C'è sempre la necessità, per chi vuole cambiare il mondo, dell'attesa dell'evento, di ciò che cambia la scena senza essere stato prevedibile. Un'attesa che per essere autentica deve essere partecipata, attiva: anche in politica c'è il tempo della semina, ed è proprio per questo che, come scrive Kavafis, 'devi augurarti che la strada sia lunga'".
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