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Genere: Economia globale, Mercati finanziari
Editore: Einaudi
Anno: 2011
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 466 Pagine
Isbn 13: 9788806195663
Trama
Dietro gli allarmanti titoli dei giornali sulla perdita di posti di lavoro, sul fallimento delle banche e sull'avidità delle multinazionali vi è in realtà una storia, poco nota ai più, di pessime idee. Per oltre cinquant'anni gli economisti si sono affannati a sviluppare eleganti teorie sul modo in cui i mercati funzionano - come essi facilitino l'innovazione, la creazione di ricchezza, l'allocazione efficiente delle risorse. In questo libro John Cassidy descrive l'influenza crescente di quella che egli chiama "l'economia utopistica": essa ignora come la gente reale agisce nella vita quotidiana e nega gli svariati modi in cui un libero mercato privo di regole può produrre conseguenze disastrose e impreviste. Cassidy getta poi uno sguardo sulle teorie economiche di punta, per offrire una comprensione nuova dell'economia che metta da parte le assunzioni passate secondo cui le persone e le imprese prenderebbero le loro decisioni soltanto in base al proprio interesse razionale. Partendo dall'attuale crisi finanziaria globale, Cassidy esplora un mondo interconnesso in cui il contagio sociale è ormai la regola. In un tale ambiente, egli mostra come pregiudizi e deviazioni individuali del comportamento - presunzione, invidia, emulazione e miopia -spesso diano luogo a crescenti fenomeni macroeconomici, come i picchi del prezzo del petrolio, e i cicli alimentati dal credito immobiliare. Risultati inevitabili di ciò che Cassidy chiama "l'irrazionalità razionale".
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