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Berlusconi deve cadere (0)

Cronaca di un complotto

Renato Brunetta

Editore: Il Giornale

Anno: 2014

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 300 Pagine

Trama

Brunetta racconta il complotto in un libro e svela altri retroscena.

Ripercorre le tappe salienti che dal 2009 portarono il Cavaliere a una popolarità straordinaria  (80% dei consensi) fino al 12 novembre 2011 quando fu costretto a dimettersi. Parla delle trame del Colle e di Tremonti. «Chi era il ministro dell’Economia e delle finanze fino a novembre 2011? Se Tremonti aveva capito tutto di quello che stava succedendo, perché non ha fatto nulla per evitare che accadesse? Forse perché , in definitiva, lui questo Paese non voleva salvarlo in quel momento. Perché avrebbe corso il rischio di salvare insieme all’Italia il per lui ormai nemico personale numero 1: Berlusconi con tutto il suo governo… Insomma lui voleva che il governo di cui era onnipotente ministro dell’Economia continuasse. Desiderava prendere il posto del presidente del Consiglio. Ha semplicemente lasciato che altri facessero per lui. Gli altri stavano strozzando Berlusconi, lui si limitò a tenerlo fermo, non consentendogli di far nulla». 

Quanto a Napolitano, per Brunetta, «resta un ossimoro vivente. Diventa amico dei nemici, e nemico degli amici». E poi spiega: «Napolitano non è il capo del complotto, neanche ne è comprimario. Semplicemente è la condizione sine qua non dello scivolamento della valanga dello spread addosso a una maggioranza resa fragile». 

Nell’introduzione Brunetta spiega che «si è passati dal massimo consenso di un presidente del Consiglio nell’Italia repubblica (25 aprile 2009 a Onna), allo scatenamento di campagne di stampa scandalistiche, seguite e attorcigliate ad attacchi giudiziari. Il tutto coronato da un assalto della speculazione internazionale al debito sovrano del nostro Paese. 

Una vera e propria morsa da non lasciare scampo. Fatti seguiti dall’impostazione di dimissioni al presidente legittimo Silvio Berlusconi, incolpato della piega drammatica degli eventi passati sotto la categoria spread, sostituito da un uomo non eletto da nessuno alla presidenza del Consiglio, Mario Monti». 

Il libro è arricchito dalla prefazione di Silvio Berlusconi.  

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