Tempo di lettura stimato:
5h 20m
Editore: Mondadori
Anno: 1963
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 160 Pagine
Trama
Come una sorta di numero speciale per il mese delle vacanze, Urania presenta questa variopinta antologia intorno a un tema che le promettenti imprese degli astronauti russi e americani hanno reso più che mai attuale; le avventure spaziali, gli incontri con paesaggi e creature extraterrestri sono all'origine stessa della letteratura fantascientifica, e il brivido della scoperta, del mistero, dell'ignoto non ha certo perduto il potere di affascinare autori e lettori. Un grande maestro di questo filone, è oggi considerato l'americano Stanley G. Weinbaum morto nel 1933, a 33 anni; nei quindici mesi della sua folgorante carriera di scrittore, egli pubblicò una serie di racconti, i due più famosi dei quali appaiono in questo fascicolo: Odissea su Marte, e L'isola di Proteo. Accanto a lui, figura Clifford D. Simak, altro grande "inventore" di faune e flore strabilianti; e restando sul nostro pianeta, troviamo i poveri vampiri di Brown, e le apparizioni marine di Miller. Mentre un insolitamente poetico Sheckley ci porta in quel limbo spaziale che è la fascia degli asteroidi.
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